Siracusa – Coltivare una singola piantina di marijuana sul proprio balcone non è reato. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, sesta sezione penale, nella sentenza 40030 pubblicata ieri. Il caso era avvenuto a Siracusa, il 16 gennaio scorso: il tribunale aretuseo, aveva deciso il “non luogo a procedere” nei confronti di un uomo perché per il tribunale il principio attivo contenuto in una sola piantina di Cannabis poteva escludere la diffusione della droga leggera. In pratica, era sufficiente solo per l’uso personale.
La decisione destò parecchie controversie e polemiche tanto che il Procuratore della Repubblica si era opposto per violazione della legge penale, in particolare degli articoli 425-428 del Codice di procedura penale.
Il Procuratore di Siracusa, infatti, contestava questa decisione sostenendo che l’uomo doveva essere sanzionato per diversi motivi: la quantità di principio attivo era sopra il minimo consentito dalla legge e la piantina pesava 312 mg contro il limite dei 25 mg previsto dalla legge. Inoltre, era già alta un metro, pur non essendo arrivata a completa maturazione.
Ma non c’è stato nulla da fare: la Cassazione ha rigettato il ricorso perché una sola piantina, coltivata in un terrazzo e in un contesto urbano non sarebbe in grado di incrementare il mercato delle sostanze stupefacenti.
In uno stralcio della sentenza, riportato dal Sole 24 ore, si legge: “… che da questa coltivazione possa derivare quell'aumento della disponibilità della sostanza e quel pericolo di ulteriore diffusione che sono gli estremi integrativi della offensività e punibilità della condotta ascritta”.