Vittoria - Pericolo amianto e rifornimento idrico: due emergenze da affrontare subito per evitare le salute pubblica venga messa a serio pericolo.
La denuncia porta la firma del consigliere comunale Francesco Aiello del Movimento democratico Territoriale –Azione democratica. “Da mesi – dichiara Aiello - conduco una sistematica campagna di denuncia su una grave emergenza che investe le condizioni di sicurezza e di integrità sanitaria delle falde idriche del bacino di Giardinello, da dove si derivano centinaia di litri di acqua al minuto secondo, che sono destinati all'uso idropotabile di 170 mila abitanti di Vittoria e Gela. Tonnellate di amianto – aggiunge - derivanti dalla copertura della fabbrica ex cartiera, che si trova in totale abbandono e disfacimento, sono dispersi nell'area del bacino, sottoposti al degrado degli eventi atmosferici. L'amianto - ricorda Aiello - è altamente cancerogeno”. La questione legata al rifornimento idrico e alla questione della salubrità è stata affrontata in seno al Consiglio comunale. E’ stata presentata da ben sei consiglieri comunali, tra questi proprio Aiello, ed è stata discussa a questione risolta, almeno per ciò che riguarda la penuria d’acqua durante i mesi estivi. Carenza di rifornimento idrico che è stata motivo di polemiche, critiche e ripetute segnalazioni da parte dei cittadini. “Ora - asserisce il consigliere Aiello - il Consiglio comunale di Vittoria ha approvato a maggioranza una mozione dove le mie denunce e il pericolo di inquinamento delle falde acquifere a causa della presenza di amianto viene istituzionalmente rilevato. Anche se le autorità del Comune continuano a ignorare questa denuncia, come altre autorità istituzionali – rimarca - credo che bisogna porre fine a questa colpevole e irresponsabile indecenza”. Una questione sollevata nella civica assise attraverso una mozione che è stata approvata giovedì scorso con i voti dei consiglieri Aiello, Carbonaro, Cannizzo Barrano, Moscato, Artini, Nicosia, La Rosa e Mustile. Da quella mozione viene sollevata una denuncia che deve trovare risposte. Intanto c’è da capire se siamo di fronte ad un reale pericolo di inquinamento e perché, le istituzioni pur essendone e a conoscenza, non sono mai intervenuti.