Scicli - La toga del magistrato sul feretro, coperto da fiori rossi. Così stamani nel Santuario di Santa Maria La Nova i funerali di Severino Santiapichi, giudice, scrittore, uomo.
Padre Antonio Sparacino ha aperto l'omelia ricordando la coincidenza dei funerali di Santiapichi con quelli di Ciampi: uomini dello Stato. "Severino ha rischiato la propria vita per servire non solo le istituzioni ma il popolo, la libertà e la democrazia. Santiapichi seguì le orme del Poeta: Fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”.
La sua sete di verità e sapere sono stati la sua stella polare. Davanti alla sua morte ci chiediamo: fu vera gloria? Affidiamo all’Eterno la risposta".
Xavjer Santiapichi, figlio di Severino: "Ringrazio tutti per l'affetto che avete avuto per papà. Se un insegnamento Severino ha lasciato a noi figli, tale insegnamento è stato l'onestà".