Cultura

Lirica magia per le Note di Notte nel calatino



Non poteva avere esito più felice la trasferta calatina di Note di Notte.

Il Festival ha ricevuto un’accoglienza calorosissima da parte dell’amministrazione locale, del “padrone di casa” Concetto Lo Certo, proprietario dell’Antica Tenuta del Nanfro che ha ospitato il concerto, e del pubblico.

E Note di Notte ha ricambiato tanto impegno pensando per questa data di Caltagirone un concerto dall’elevato tasso di eleganza, stile, capacità di coinvolgimento.

Un concerto che ben si è sposato con l’atmosfera incantata del luogo che lo ha accolto: Lirico, esclusiva regionale di un applauditissimo Danilo Rea in piano solo.

In due ore di musica Rea ha dimostrato che se la musica è eccellente, sia lirica, cantautorale, jazz o pop, può sfuggire alle catalogazioni permettendo alla sensibilità dell’artista di annodare insieme le note creando suggestioni nuove, anche se quelle note sono state ascoltate e riascoltare centinaia di volte.

Partendo dalle arie più famose del melodramma Rea ha condotto un immaginifico viaggio musicale: dalla Sicilia di Cavalleria Rusticana (Intermezzo) all’America di West Side Story . Dalla Roma di Tosca (E lucean le stelle) alla Parigi de La Bohème (Mi chiamano Mimì). E ancora, dalla Siviglia di Carmen (L’amour est un oiseau rebelle) alla Firenze di Gianni Schicchi (O mio babbino caro) fino a… qualche luogo oltre l’arcobaleno. Sì, anche Somewhere over the rainbow, Besame mucho, Tico tico e O que será tra i brani proposti in questo intreccio di arrangiamenti tra lirica e “altro”.

Certo non è consueto che Puccini si trasformi in Tenco (Mi sono innamorato di te). O Camille Saint Saens (Mon coeur s’ouvre a ta voix da Sansone e Dalila) in Domenico Modugno (Resta cu’mme)!

Magia della musica e di Danilo Rea che tesse le armonie e gioca con i temi con raffinata leggerezza regalando emozioni che si rincorrono nella costante tensione della imprevedibile variazione. E quando Nessun dorma si trasforma in Va pensiero ed entrambe danno vita a Summertime . . . la parola si arrende, esiste solo la Musica.

“È un piacere essere qui - Danilo Rea ringrazia pubblico e organizzazione – e suonare queste arie così belle.” Sorride, concede un bis, firma autografi e sorride ancora per gli scatti del e con il pubblico.

Prima del concerto, dal palco, salutando gli intervenuti Concetto Lo Certo ha mostrato tutto il suo entusiasmo per la formula di Note di Notte che è “un momento di promozione che lega vino, musica e territorio”.

Carmelo Nicotra dirigente dell’Unità Operativa 47 facente parte dell’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste ha ringraziato il Festival per aver allargato i confini oltre la provincia iblea ed essere stato per una sera rappresentativo dei prodotti di eccellenza del calatino - distretto che si interseca con il distretto culturale del Sud Est al quale Caltagirone appartiene - e ha lodato il progetto Note di Notte che “non è solo una manifestazione musicale, ma un modello di sviluppo che coniuga musica, arte, vino e territorio ed è un esempio unico di comunione tra enti pubblici e sponsor privati. È un modello di sviluppo perché propone una rete di cooperazione e può essere volano per un progetto ancora più forte che metta insieme una rete di territori”.

L’Assessore al turismo e alle attività sportive Alessandra Foti infine, portando il saluto dell’Amministrazione comunale e spiegando come Note di Notte è arrivato a Caltagirone ha evidenziato come non sia stata casuale la scelta di coinvolgere l’Antica Tenuta del Nanfro “perché rientra ed è fortemente rappresentativa delle eccellenze del calatino”.

All’impegno profuso per realizzare questa serata e alle parole di stima si è aggiunta l’accoglienza straordinaria che l’Antica Tenuta del Nanfro ha riservato al pubblico, e di conseguenza ancora una volta a Note di Notte, organizzando con grande cura la cena pre-concerto in collaborazione con Piombo e Lumacheria di Sicilia.

Cena magnificamente sottolineata dai vini dell’azienda ospite Strade bianco (Insolia IGT Sicilia) e Strade rosso (Nero d’Avola Vittoria DOC): poesia pura in una notte di note e di magia, in cui la parola d’ordine è stata eccellenza.

Non solo un concerto, dunque, ma una serata indimenticabile sotto ogni aspetto resa ancor più ricca dalla presenza delle opere degli artisti della galleria La Veronica Orazio Battaglia, Giuseppe Bombaci, Adelita Husni-Bey, Sue Kennignton e Sasha Vinci, compagni di viaggio del Festival come La tela di Penelope ed i suoi pregiati ricami e Malaluna – L’officina delle idee che espone preziosi coralli.

Ospiti in questa occasione Ceramiche Cristina di Cristina Persico, gli oggetti del designer Luigi Pulvirenti a marchio Kalacte e Le città tardo barocche del Val di Noto, cartella di incisioni edita da Il Minotauro.


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