Cultura

1380 mail convincono Verdone a fare il coatto



Carlo Verdone e Claudia Gerini si sono ritrovati sul set dopo 12 anni per girare Grande, grosso &…Verdone il nuovo film dell’attore-regista romano, in uscita il 7 marzo.

Sarà l’evoluzione naturale dei precedenti Viaggi di nozze e Sono pazzo di Iris Blond.

“Ci sono dentro i personaggi che in passato mi hanno portato grande fortuna” spiega Carlo Verdone, “il mio pubblico ha letteralmente invaso la mia e-mail, mi ha addirittura suggerito il titolo, da lì l’idea, condivisa dal produttore De Laurentis di far crescere queste piccole “icone” del cinema italiano e sviluppare le loro vicende in modo da renderle attuali”.
A Taormina è ambientato il terzo episodio del film, quello che vede protagonisti i cafoni arricchiti, arrivati all’Hotel San Domenico per rilassarsi dallo stress quotidiano.

“È l’episodio cult del film” spiega Verdone “rivisitando i protagonisti di Viaggi di nozze, Ivano e Jessica, cerco di raccontare la famiglia caotica di oggi, fertile terreno di scontri e accesi scambi di opinioni”.
Ma non aveva detto addio ai “coatti”?
La colpa è delle 1.380 e-mail che ho ricevuto, tutti quanti mi chiedevano la stessa cosa : perché non torni a rifare Ivano e Jessica? La colpa è della collezione dei dvd andata per fortuna a ruba che ha appassionato anche le nuove generazioni.
In quanto tempo ha scritto la sceneggiatura?
Appena 60 giorni. Ho scritto il film con la consapevolezza di dovermi confrontare col passato e la responsabilità di dare seguito a quel tipo di cinema che il pubblico ama ancora. Ma giuro, stavolta è veramente l’ultima.
Ci racconti dei protagonisti dei tre episodi…
Il prof. Cagnato (evoluzione del maniaco logorroico di Bianco, rosso e Verdone) l’ho esasperato facendolo diventare perfido e cattivo; il candido Leo (l’innamorato della spagnola in Un sacco bello) è rimasto innamorato della vita, un ingenuo cronico, quasi un “cartoon” dei tempi nostri; infine Moreno ed Enza, cafoni arricchiti come Ivano e Jessica ma con tic e look ancora più esasperati.
Che cosa turba la vacanza di Moreno ed Enza?
La piscina dell’albergo è un luogo dove gli schiamazzi dei bambini fanno da contorno al continuo squillare dei cellulari. Un vero incubo. Allora provano a cercare un po’ di tranquillità con una gita sull’Etna.

Come definirebbe la sua comicità?
Semplice ed efficace. Punta alla sostanza dei personaggi e alle storie che io stesso vivo quotidianamente. È una comicità piena di umorismo e spontaneità che vuol fare riflettere (nella foto, la moglie di Verdone, Giovanna Scarpelli, in visita due settimane fa a Scicli).
Ha scelto la Gerini perché le sembrava la più adatta al ruolo o perché aveva voglia di tornare a lavorare con lei?
Con Claudia ci capiamo al volo, senza distrazioni di sorta, siamo in perfetta sintonia. Di certo è la più adatta a questo genere di film ma devo dirle che oggi è un’attrice completa, una donna con la quale sono felice di lavorare.
Un ritorno di fiamma?
Una compagna di lavoro ideale con la quale ho mantenuto un rapporto di stima e amicizia.
Rimane la sua partner cinematografica ideale?
Ho lavorato molto bene anche con Ornella Muti, con Claudia, le ripeto, c’è una grande intesa professionale.
Come è cambiata nel film Enza rispetto a Jessica?
Ha un figlio, dunque maggiori responsabilità, ma continua ad essere sempre più romana e coatta. Gestisce assieme al marito un negozio di cellulari, non le manca nulla ma è ancora infelice e delusa della vita. Di contro Moreno, l’alter ego di Ivano, ha un look eccessivo ma dimostra di essere maturato.
E lei, Verdone, come è cambiato in questi undici anni?
Sono più sicuro, una persona capace di affrontare le insidie della vita con maggiore forza. Certo qualche insicurezza continua a manifestarsi ma ormai sono abituato a conviverci.
Che rapporto ha con i sentimenti e con l’amore?
Credo molto nell’amicizia e nel rispetto dei valori. La famiglia, soprattutto i figli sono una priorità assoluta, per quanto riguarda l’amore non nascondo le difficoltà avute in passato nel trovare la persona giusta. Non mi sono mai accontentato di rapporti instabili. Oggi mi sento sereno e consapevole di potere trovare una stabilità affettiva.
Cosa conta per lei in amore?
La fedeltà. Che vuol dire un riferimento sicuro su cui potere contare. Lo stesso discorso vale per l’amicizia.
Il successo e la popolarità la rendono più sicuro?
Quando scrivo la sceneggiatura di un film sono sempre me stesso. Il mio segreto è proprio quello, la gente sa che non baro, non invento, il successo si costruisce e si consolida film dopo film.
Parallelamente al cinema continua a coltivare un’altra grande passione: la musica.
È vero. Una passione che accompagna la mia vita da sempre e che ho cercato di coltivare. Continuo a divertirmi nei panni del batterista, infatti ho collaborato alla realizzazione di alcuni brani del nuovo album di Antonello Venditti, Dalla pelle al cuore, un’esperienza molto divertente.
C’è qualcosa che le manca? Ha dei rimpianti?
In questo momento sono una persona serena, ho raggiunto un giusto equilibrio. Vorrei semplicemente che i miei due figli avessero tutto ciò che desiderano dalla vita. Rimpianti? Pochi. Professionalmente ho realizzato ciò che desideravo, lavorando sodo e sacrificando anche me stesso. L’obiettivo principale è quello di migliorare sempre e di portare avanti le giuste idee che fanno bene al cinema italiano.


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