Ha popolato i sogni erotici di molti, da quando è diventata astro nascente del cinema italiano, dalle sue apparizioni ne “La Febbre” sino a “Manuale d’amore 2”. Anche quelli di Gianna Nannini, che l’ha sognata nuda. E l’ha voluta come alter ego nel video di Attimo, la canzone del nuovo album della cantante senese.
Disperata e sexy come non l’avevamo mai vista, la Solarino (già nel video “Solo 3 min.” dei Negramaro) partecipa anche vocalmente alla canzone, con un piccolo cameo.
Una "voce fotografica": così definisce Gianna l’attrice Valeria Solarino, che con la sua presenza fa entrare lo spirito del cinema nel rock.
“L’amore arriva in un attimo e in un attimo finisce, svanisce senza altre possibilità”, dice la Nannini.
Sul set di “Viola di mare”, un film ambientato nella Sicilia dell’Ottocento e girato a Favignana, dove Valeria era impegnata, un giorno si fa vedere Gianna Nannini, che porta la sua eterna giovinezza spavalda e incontrollabile. Voleva sapere tutto di questa storia che nasce dal romanzo “Minchia di re” di Giacomo Pilati: due donne che non possono vivere il loro amore incondizionato perché la famiglia e il paese non l'accetterebbero.
«Gianna mi disse che le piaccio come sono in questo film, ma a parte questo, io adoro la sua vitalità, la sua freschezza, la sua autenticità. Gianna è una persona vera, e questo si vede sia nei concerti che fuori, quando andiamo a cena e parliamo della nostra comune passione per lo snowboard», racconta Valeria, che da qualche anno convive col regista Giovanni Veronesi.
La regia del video di "Attimo" è di Cosimo Alemà. E Valeria è come l’aveva vista in sogno Gianna.
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E Tre Minuti, dei Negramaro:
Valeria Solarino al liceo, da ragazza, si travestiva da Kurt Cobain, il leader del rock arrabbiato dei Nirvana: «Jeans sdruciti, scarpe da ginnastica, magliette lunghe e sotto quelle corte, cardigan di lana. Avevo il piercing sul sopracciglio, i capelli scalati. Mi trovavo a mio agio con la mia parte maschile».
Nel film Viola di mare di Donatella Maiorca (uscirà in autunno, forse al Festival di Roma) interpreta Angela, una donna diversa nella Sicilia dell'800, «una ragazza che per amare è stata costretta a tagliarsi i capelli, a fasciarsi il seno, in un certo senso a diventare uomo anche se lei si è sempre sentita donna».
Ma solo così può amare Sara, che ha il volto di Isabella Ragonese, lanciata da Paolo Virzì in Tutta la vita davanti. Sul set a Favignana un giorno si fa vedere Gianna Nannini, che porta la sua eterna giovinezza spavalda e incontrollabile. Voleva sapere tutto di questa storia che nasce dal romanzo Minchia di re di Giacomo Pilati: due donne che non possono vivere il loro amore incondizionato perché la famiglia e il paese non l'accetterebbero.
«Gianna mi disse che le piaccio come sono in questo film, ma a parte questo, io adoro la sua vitalità, la sua freschezza, la sua autenticità. Gianna è una persona vera, e questo si vede sia nei concerti che fuori, quando andiamo a cena e parliamo della nostra comune passione per lo snowboard».
Gianna Nannini ha scritto la colonna sonora, rivestita da un una canzone inedita, Sogno. Il sottotitolo dell'album Gianna Dream, che sta per uscire, dice: Solo i sogni sono veri. Valeria è stata colpita da questa immagine, come se i sogni potessero avere corpo e colorarsi, prendere vita: «C'è un verso che dice: Ci sarà qualcosa nei tuoi occhi viola, perfetto per il film. E poi mi piace quando canta che ci sarà qualcosa per cui valga la pena morire».
Valeria ha recitato nel video del brano di Gianna che si intitola Attimo. «Dico parole che evocano immagini slegate, strade, specchi; c'è una frase che adoro: Muri appesi ai crocifissi».
Gianna ha il coraggio di vivere la sua omosessualità, Valeria è la compagna del regista e sceneggiatore Giovanni Veronesi. Sono diventate amiche perché sono due persone libere. «Il mio primo disco da piccola era I maschi, una raccolta di Gianna. Ho avuto tanti miti musicali, con Bruce Springsteen mi son messa a imparare l'inglese, volevo capire i suoi testi. Se devo dirla tutta, il mio sogno è di fare la rockstar. Nessun set, nemmeno Spielberg può darti l'emozione di stare sul palco davanti a migliaia di persone che sono lì per te, per ascoltare quello che ti è nato dentro. Potrei lasciare tutto per fare la cantante. Ma è un sogno senza speranze».
Il 7 maggio esce Valzer di Salvatore Maira, un lungo piano sequenza dove Valeria si mantiene agli studi come cameriera d'albergo, la trama scorre da una stanza all'altra, nei mille fugaci incontri o apparizioni di clienti, il dirigente di calcio che vuole addomesticare una partita, la modella, una conferenza sulla tv che deve addormentare le masse.
«La tv rispecchia il falso moralismo. Il problema è che tutto ciò che rientra nella cultura sfocia nel guadagno. Il guadagno lo hai nell'avere persone migliori. Io sono una che vede tutto senno' non posso criticare. Vedo anche i reality più allucinanti, non ci sono più limiti, arriveremo al reality in un campo di concentramento?».
Ma che cosa sogna invece? «Ho un sogno ricorrente che è un po' un incubo: sono tornata a scuola, mi interrogano e non apro bocca. Dicono che è il sogno di tanti attori, la paura di non essere all'altezza».
Poi Valeria ha sogni alla sua portata: «Lavorare con Tornatore, Salvatores, Moretti, Bellocchio e Muccino. Sono registi che, sebbene diversi, quando girano non pensano al prodotto, ti vogliono dire qualcosa».