Attualità Ragusa

Potenziati i controlli sui suini locali



Anni fa, quando è scoppiata l'influenza aviaria, la psicosi non ha risparmiato la Sicilia, e in provincia di Ragusa, in maniera del tutto ingiustificata, si è registrato un crollo dei consumi della carne di pollo.

Adesso che è scoppiata una nuova emergenza influenzale, gli allevatori iblei temono che questa ultima ondata di paura, provocata dalla diffusione dell'epidemia influenzale che colpisce i maiali, possa danneggiare il mercato locale delle carni suine.

"Sinora, per fortuna, non assistiamo ad alcuna riduzione dei consumi", spiega il vice presidente provinciale della Cia, Massimo Salinitro, "anche perché è chiaro che il consumo di carne non è minimamente legato alla possibilità di prendere l'infezione: ma ovviamente siamo in allerta, visto i precedenti". Alcuni macellai del capoluogo riferiscono che la vendita della salsiccia tiene bene, rispettando la media stagionale, mentre si registra un lievissimo decremento nel consumo della carne di maiale in genere. "Ma si tratta di una riduzione talmente non significativa", spiega un macellaio del centro storico di Ragusa, "che ancora non è possibile fare delle considerazioni: d'altronde l'emergenza è recente e dobbiamo monitorare l'andamento del mercato nei prossimi giorni". Ragusa, capitale zootecnica della Sicilia, non ha certo bisogno di un'ulteriore penalizzazione come una nuova psicosi, in un momento di crisi economica già così difficile. Nel territorio ibleo ogni capo suino viene controllato prima della macellazione. "Non c'è un controllo a campione, ma sistematico", spiega il responsabile del settore Sanità animale dei Servizi veterinari dell'Ausl 7, Giorgio Blandino, "fra l'altro i nostri capi vengono allevati localmente e la provincia di Ragusa non ha alcun rapporto commerciale con il Brasile, dove è presente l'infezione". Nella provincia iblea c'è un patrimonio suino di 13 mila capi. "La nostra situazione", continua Blandino, "ci rende assolutamente tranquilli e sereni, dato che, come è risaputo, l'influenza si diffonde per via aerogena e non attraverso il consumo di carne: noi abbiamo rapporti commerciali per la compravendita di maiali esclusivamente con paesi europei, come l'Olanda, la Francia, la Spagna e il Belgio". La Regione si è già attivata per impartire delle direttive che saranno comunicate nelle prossime ore a tutti i servizi di Sanità animale e veterinari delle province dell'isola. "Ci siamo già organizzati per potenziare ulteriormente i controlli del patrimonio suino locale", conclude il dirigente del settore Sanità animale, Blandino, "anche se aspettiamo il diktat da parte della Regione".


© Riproduzione riservata