Vittoria - “Il Grande Sud è qualcosa che si contrappone alla musica di consumo e a personaggi di plastica che escono dalla tv. Nelle note del Grande Sud ci sono personaggi veri e anche pubblico vero”.
Così ieri sera Eugenio Bennato, a Scoglitti.
"Io dico che lo stile musicale in cui credo e dal quale non mi posso discostare è interpretato meravigliosamente da musicisti e voci del Mediterraneo, penso all'Egitto, alla Tunisia, all'Algeria, al Marocco, alla Spagna...
Dobbiamo "fare fronte comune", inventarci una creatività nuova che attiene tra l'altro a un fatto storico vero: noi in Italia siamo oggi a contatto con questi ragazzi del Magreb che vengono da noi e che ci possono dare tanta poesia e tanta cultura".
Perchè ami la Taranta?
"La Taranta è una vibrazione che appartiene a tutte le regioni del Sud.
Nel Salento c'è una punta di diamante, anche per il suo "recente presente", dove ha mantenuto la funzione di danza terapeutica e curativa.
Da ragazzo ho sempre trovato straordinario riconoscere questa grande energia trascurata.
Io, che per concerti ho girato il mondo, mi accorgevo che l'Italia non aveva una sua identità perché, a parte qualche fenomeno cantautorale o canoro, la sua energia musicale era dispersa e mal interpretata.
Si pensi alla differenza tra la Spagna e l'Italia, la Spagna con il suo flamenco ormai da decenni afferma la sua identità che è fatta di musica, che è fatta di poesia, di arte, di cinema etc., l'Italia era assente da questo riconoscimento internazionale in cui ogni paese, soprattutto quelli del Sud, hanno una propria identità.
L'identità era affidata ad una tarantella oleografica degli emigranti, tradizionale, finta.
Restituire l'energia della Taranta per me ha significato innanzitutto innamorarmi di questo rito così arcaico e misterioso e riconoscerne il valore musicale. Per me la Taranta è una terzina magica che mi porta alla circolarità della musica.
Io faccio il musicista, vivo di composizioni, di invenzioni, di melodie.
Non ho mai preso le Tarante tradizionali, ma le ho sempre portate con me, nel bagaglio delle cose che amo; e ogni volta che scrivo una melodia, anche se lenta, ne rubo l'anima".
Ritmo di contrabbando
A riturnella