Santa Croce Camerina - Sono passati dodici giorni dalla sera del 10 novembre scorso quando sulla provinciale Ragusa-Malavita-S.Croce Daniele Di Martino moriva nello schianto con un suv che procedeva verso Ragusa. Aveva 20 anni. Sulla dinamica dell'incidente sono scoppiate le polemiche. Alcuni hanno accusato la pericolosità della provinciale, altri l'eliminazione di una curva precedente al rettilineo fatale, la Polizia provinciale l'eccessiva velocità.
Per capire l'esatta dinamica dell'incidente è stato nominato dalla Procura un consulente tecnico di ufficio che dovrà fare luce sul tragico incidente. I genitori di Daniele, papà Giuseppe e mamma Rosa, oltre al fratello Domenico, non si danno pace, soprattutto dopo che alle loro orecchie è giunto il resoconto di persone che sono transitate subito dopo l'incidente e che hanno, a loro volta, constatato che appena dopo il tragico impatto almeno due giovani si siano fermati per dare l'allarme.
Sono proprio i genitori di Daniele che chiedono che si facciano vivi questi due giovani. «Possono aver visto la dinamica dell'incidente – osserva la mamma di Daniele, la signora Rosa Gona – e quindi contribuire a capire cosa possa essere effettivamente successo. Secondo me e mio marito – rileva – da quanto riferitoci da diverse persone, molte cose non sono chiare. Che si facciano vivi questi due giovani perché, se hanno assistito all'incidente, raccontino la dinamica. Forse – è l'ipotesi della donna – sono andati via senza rendersi conto che le loro dichiarazioni potevano contribuire a capire di più. Al massimo – rileva – se per gli inquirenti non emergesse niente di importante li vorrò ringraziare per aver allertato i soccorsi».
L'appello potrebbe essere anche frutto del dolore, ma la sensazione è che dei dubbi rimangono, perché anche la Polizia provinciale spiega che «se ci sono testimoni oculari che si facciano avanti. Noi, quando siamo arrivati abbiamo interrogato i presenti e non abbiamo raccolto particolari indicazioni, ma, ribadiamo che se ci sono dei testimoni che hanno visto l'incidente che si presentino».
