Cultura I luoghi del Non si parte

Una carta dei luoghi della memoria. La scelta di Loredana Cannata



Giarratana - Una Carta dei luoghi della memoria. Alla ricerca di storie, leggende e personaggi che raccontino l’Isola ai visitatori. L’intento dell’assessorato regionale ai Beni culturali e del Centro regionale del Restauro, presentato nei giorni scorsi a Catania al fine di valorizzare luoghi di interesse storico - turistico, ha chiamato a raccolta molti personaggi siciliani celebri. Ciascuno col compito di scegliere un sito, un monumento, una chiesa come luogo del cuore e della memoria da "adottare".

Così c’è chi come Maria Grazia Cucinotta ha scelto il santuario di Tindari dove pregava da ragazzina. Chi, come Nino Frassica, le spiagge di Galati Marina dove giocava da piccolo. E chi, come Leo Gullotta, considera luogo del cuore il Fortino di Catania. Tra i 700 siti segnalati in tutta la Sicilia, anche un luogo della memoria tutto ibleo.

A sceglierlo è stata l’attrice Loredana Cannata, originaria di Giarratana, protagonista della miniserie tv di Rai uno "Un caso di coscienza", regia di Luigi Pirelli, con Sebastiano Somma, che andrà in onda sul piccolo schermo domenica prossima.

"E’ un angolo tra via 4 Novembre e via Vittorio Veneto, dove nel gennaio del 1945, durante i moti ragusani del "Non si parte", Maria Occhipinti si stese a terra, incinta di cinque mesi, per impedire al camion militare di prelevare giovani da portare al fronte". L’idea, segnalata dalla brava attrice in conferenza stampa, ha entusiasmato anche l’assessore Lino Lanza, laddove storia e identità possano riaffiorare secondo un progetto che a breve la Cannata presenterà alla Regione.

"Una targa racconta poco ai turisti. Si dovrebbe creare un itinerario a respiro internazionale attraverso una postazione sonora che racconti in maniera creativa e coinvolgente l’evento storico". Ma perché scegliere proprio un incrocio che si lega inevitabilmente alla storia personale di Maria Occhipinti? "La scelta nasce quasi per caso - spiega l’attrice iblea -, dopo aver letto in un articolo, sul quotidiano La Sicilia, dei moti di Ragusa e di Maria Occhipinti. Credo sia una donna dalla forza incredibile e di una modernità sorprendente che, se nata in qualche città del nord, sarebbe sicuramente diventata un’eroina nazionale". E Loredana Cannata sembra non volersi fermare ad adottare quel luogo in memoria.

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"Vorrei, in concomitanza, preparare un progetto più ampio, che possa dar visibilità all’evento storico e alla figura di Maria Occhipinti. Non nego - confessa - di aver pensato anche ad una sorta di riduzione teatrale dove, attraverso un monologo tutto al femminile, raccontare la vita non comune di questa donna".


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