Aci Bonaccorsi - Dal 16 al 18 luglio il Comune di Aci Bonaccorsi ospiterà il Khamsin Festival, la rassegna di danze orientali più conosciuta al mondo.
Spettacoli, workshop, incontri letterari e dibattiti all'interno di un evento unico, che approda per la prima volta in assoluto in Italia. Il progetto si propone di promuovere il dialogo e lo scambio tra Oriente e Occidente, attraverso suoni, immagini e parole di due mondi apparentemente lontani che trovano una magica congiunzione nell'antica terra di Sicilia.
La parola Khamsin ha origini arabe e oggi viene usata per indicare il vento caldo d'Egitto che soffia da Sudest verso oriente. Nell'immaginario collettivo rievoca il rinnovamento e l'incontro.
L'evento - organizzato dall'associazione Tery al Kubra con la direzione artistica di Sara Pappalardo e patrocinato dal Comune di Aci Bonaccorsi, dalla Provincia Regionale di Catania e dalla Regione siciliana - è un'occasione di grande rilievo per il territorio etneo e si propone di inserire la Sicilia nel circuito della danza orientale come nuovo fenomeno di costume di rilevanza mondiale.
«La danza è la riscoperta della del'armonia - spiega Sara Pappalardo - I movimenti sono più sensuali accompagnati da ritmi e atmosfere inusuali per noi occidentali. E' un universo nuovo e per molti ancora sconosciuto, che inevitabilmente coinvolge attraverso la bellezza, i colori e i ricchi costumi che accompagnano ogni spettacolo. Dalla danza del ventre al Bollywood indiano, l'Oriente attrae sempre più curiosi spinti anche dal crescente interesse di tv e spettacolo. La stessa Rai, in questi giorni, sta proponendo una rassegna con i migliori titoli del cinema indiano».
GLI OSPITI. La tre giorni sarà l'occasione per ammirare e partecipare attivamente ai seminari e alle esibizioni dei più grandi maestri della disciplina. Tra gli ospiti spiccano i nomi di Dr. Mo Geddawi (Egitto), Amir Thaleb (Argentina), Aziza Avdoul Rida (Italia), Diana Tarkan (Egitto), Nathalie (U.S.A.), Lolie (Francia), Les Soeur Tribales (Italia), Mistri (Spagna). Le loro tournées hanno fatto il giro del mondo.
WORK SHOP E CAFFE' LETTERARI. Ogni giorno, dalle 9.30 alle 18, centinaia di iscritti e appassionati provenienti da ogni parte d'Europa, che hanno già inviato la propria adesione, prenderanno parte ai work shop di perfezionamento diretti e coordinati dai maestri internazionali.
Durante i tre pomeriggi della manifestazione, dalle 19, sono previsti incontri-dibattito sul tema dell'integrazione e del dialogo interculturale, incentrato sulla figura della donna attraverso la danza. Al centro il significato profondo e primordiale della danza orientale e del ruolo della donna in Oriente e Occidente. Nel programma anche il dibattito del sabato condotto dalla scrittrice e attrice Paola Mandel e dal saggista Gianmaria Testa sul tema "Giufà, danza a Istanbul e dintorni", dove sarà approfondita la figura narrativa di Giufà nella cultura siciliana e turca.
GLI SPETTACOLI SERALI. L'apertura di venerdì sera sarà dedicata al "Gran Galà delle star", con l'esibizione dei maestri ospiti del festival. La giornata di sabato sarà interamente dedicata all'integrazione culturale tra la Sicilia e il mondo arabo con "La Festa Siculo-Araba", una serata con esibizioni di gruppi folk siciliani e arabi nella quale sarà ricreata l'atmosfera di festa che seguiva il duro lavoro della raccolta d'uva. Protagonisti e pubblico consumeranno tutti insieme il cibo tipico della tradizione culinaria siciliana e araba, nella suggestiva cornice di Palazzo Cutore, immersi nei suoni tipici della musica popolare siciliana e orientale. Nella giornata conclusiva sarà assegnato il "Premio Enzo Puglisi - Concorso di Danza orientale" per la creatività scenica. Il primo classificato vincerà un viaggio in Argentina per partecipare al "Encuentro Internacional de Danzas Arabes 2010" diretto dal maestro Amir Thaleb. Tutti gli show inizieranno alle 21.
TENDA BERBERA E ORIENTAL SOUK. La polisensorialità dell'evento verrà accentuata dalla presenza di una tenda berbera con uno spazio dedicato all'esposizione e alla vendita di manufatti orientali e uno spazio dedicato all'arte del convivio tribale con il rituale del tè e del narghilè.