Vittoria -
Tentata scalata alla cooperativa rossa Rinascita da parte dell'Udc vittoriese.
Sei soci sono decaduti per incompatibilità, perché oltre a essere soci di Rinascia erano anche presidenti o vice presidente della Cooperativa Arcobaleno e Ortoqualità.
Gli espulsi sono Vincenzo ed Emanuele e Iabichella (vice pres. Arcobaleno), Salvatore Gianchino, pres. Arcobaleno, Giovani Agosta, Rosario Dezio, soci Arcobaleno, la cooperativa Ideal Frutta e anche Giovanni Formica, amministratore di Ortoqualità nonché attuale segretario del Partito democratico. Molti dei quali assistiti dallo studio commercialista che fa capo a Salvo Barrano, commissario locale dell’Udc.
Ecco il comunicato della associazione agricola Arcobaleno
Evidentemente, quando nel dibattito generale è stato posto da parte dell’Avv. Lo Monaco l’interrogativo su dove fosse la politica in relazione alla vicenda Rinascita, immagino che non si riferisse nè alla richiesta di solidarietà per i lavoratori della cooperativa, come ha fatto il sindaco (un atto dovuto e niente più, e tra l’altro di natura istituzionale), né, tanto meno, penso si riferisse al solito polverone sollevato dall’ on.le Aiello che, eludendo i veri contenuti della vicenda e quello, più generale, della crisi in cui versa la nostra agricoltura, si scaglia contro “ i portatori sani dell’assalto alla Cooperativa Rinascita” (ma che linguaggio è?; ma che vuol dire?; a meno che non stia lanciando oscuri messaggi che solo gli addetti ai lavori (sicuramente non agricoli) possono intendere).
L’on.le Aiello parla della Rinascita come di una sua “ protetta”, ma dagli argomenti usati sembra più una difesa dell’ attuale dirigenza, scambiando il calpestamento delle più elementari regole di gestione democratica delle assemblee per “ presenza di humus democratico”. Ma è democrazia, per l’on.le Aiello, espellere decine di soci in piena campagna assembleare solo perché rappresentanti di posizioni diverse dalla dirigenza? Non sarebbe stato più opportuno farlo prima, se effettivamente erano da espellere? O dobbiamo pensare che i dirigenti non hanno il pieno controllo della situazione?
Con la stessa irruenza della difesa di Rinascita( sic!), l’on.le Aiello attacca in maniera ormai monotona “ le strutture dominate dalla Doppia attività che occupano sovranamente il Mercato ortofrutticolo e i magazzini esterni e le strutture fasulle dove l’associazionismo è solo una finzione….”
Ancora una volta viene dimostrata memoria corta ( o omissione); se al Mercato ortofrutticolo hanno prevalso la doppia attività e lo strapotere dei magazzini esterni è perché qualcuno ha tarpato le ali sul nascere allo sviluppo di una struttura mercantile moderna ed efficiente con il suo Centro di condizionamento che avrebbe liberato i produttori dal giogo dei magazzini esterni e dei seguaci della Doppia attività ( ma poi, perché lo scrive maiuscolo?).E che dire ancora delle “strutture fasulle dove l’associazionismo è solo finzione”? Evidentemente l’ on.le Aiello è ormai lontano dalle vicissitudini della Rinascita per sapere che i soci conferitori sono ridotti al lumicino rispetto al fatturato presentato nei bilanci!
Ed il richiamo alla legalità ed alla trasparenza sembra più che altro il solito autogol di chi fa demagogia ed ogni tanto si incarta nelle proprie parole. Perché i dirigenti possano esercitare il buon senso, il rispetto della legalità e la trasparenza, prima di tutto non possono essere autoreferenziali, ma dovrebbero essere eletti secondo le regole. Ricordo che la convocazione dell’ assemblea di bilancio e rinnovo cariche è stata indetta, inusualmente, solo attraverso pubblicazione su un giornale che, nel nostro territorio è, tra l’altro, quello a minore tiratura ( con la scarsa pubblicità che ne consegue). Inoltre, invece di favorire il dialogo tra i soci, quelli che reclamavano il rispetto delle regole sono stati inopinatamente espulsi, contravvenendo a qualsiasi logica di democrazia interna, tante volte a sproposito richiamata dall’ on.le Aiello.
Chi scrive è rappresentante dell’ Associazione piccoli imprenditori iblei “Arcobaleno” e, purtroppo, conosce i reali problemi che, non solo Rinascita, ma tutto il mondo agricolo sta attraversando ed alcuni dei principali problemi risiedono, da un lato, nell’ immobilismo politico e, di contro, nell’intromissione della politica nei fatti interni delle imprese. L’ on.le Aiello non può dimenticare che la classe politica dominante a Vittoria negli ultimi 30 anni e più, attinge ed ha attinto a piene mani per il consenso politico al serbatoio di voti rappresentato da Rinascita per cui, anche solo per calcolo politico, dovrebbe difendere quelli che rischiano il posto di lavoro e l’azienda ( ma dov’è la sinistra di una volta?) e non i responsabili della debacle economico-finanziaria che possono portare al verificarsi di un’ altra “Agrisud”.
Come vede, al di là delle coloriture partitiche a me, come rappresentante del mondo agricolo, preme che le strutture esistenti funzionino, che possano rappresentare esempi positivi per un mondo agricolo diviso che ha, oggi, come ultima chance per sopravvivere solo quella di attuare quell’aggregazione da tanto tempo raccomandata, mentre quello che sta succedendo alla Rinascita non fa altro che allontanare la gente dalla cooperazione e dall’ associazionismo.
Sarebbe il caso che gli agricoltori capissero che devono stare lontani da tutti quei politici che per anni hanno blaterato ed oggi pensano di ritornare o di rimanere sulla scena politica con argomenti stantii ma senza nessuna proposta in grado di rimettere in carreggiata un’ agricoltura che è stata portata fuori strada da manovratori incompetenti.
Il Presidente
Carmelo Criscione
E il punto di vista dell'Udc
Ancora mi vedo costretto a ribadire concetti e termini che appuro sono comprensibili ai comuni mortali ma non, evidentemente, a qualche rappresentante della vecchia nomenclatura.
Per quanto mi concerne, non credo di avere mai programmato assalti di nessun genere alla Coop. Rinascita, ma, anzi, ho ritenuto opportuno e doveroso sollecitare l’intera classe politica vittoriese a interessarsi delle vicende relative alla stessa.
Se questo viene considerato un assalto, che ben venga!
Mi commuovo,e non me ne vergogno, quando dei cittadini chiedono, a gran voce ed invano, ai politici tutti, di interessarsi dei gravissimi problemi che intaccano e incidono sulla sussistenza loro e delle loro famiglie.
Non è stata mai mia intenzione volere entrare nel merito delle vicende societarie delle cooperative agricole di Vittoria, siano esse bianche,rosse o celesti.
Ritengo, però, che quando in qualcuna di esse si richiede la presenza ripetuta della forza pubblica per lo svolgimento di assemblee, sia quanto meno doveroso interessarsene, specialmente quando i contadini te lo richiedano.
Mi ha fatto tanto male vedere in televisione tanti contadini in fila ai cancelli della Rinascita per partecipare a una assemblea che era già stata sciolta per avere esitato, in soli 15 minuti, tutti gli argomenti posti all’ordine del giorno.
Se questa è democrazia!!!!
Ad uno a uno stanno uscendo, quasi perché obbligati, i “progressisti” e gli “unici tutori” della democrazia e dei lavoratori di Vittoria.
Questo mi fa molto piacere. Meglio tardi che mai!
Mi chiedo, però, come mai queste forze progressiste, forti di tanta storia marcata dalle lotte in favore dei contadini e dei lavoratori, litighino aspramente su tutto e fra di loro stessi.
Ma una risposta credo di averla.
Sono tutte affette dalla sindrome del c.d. “ BENALTRISMO” (scusate se mi ripeto).
Rispondono sempre con argomenti “altri”, non pertinenti con l’oggetto della discussione e con forte astrazione dalla realtà
E’ notizia dell’ultima ora che, secondo il buon La Lota, l’UDC di Vittoria abbia spalleggiato o addirittura ordito la scalata alla Rinascita.
Sbigottito, rifletto. Normalmente si tentano le scalate di aziende appetibili sotto il profilo economico-finanziario.
Non mi sembra che la Rinascita abbia questi requisiti, anzi, è opinione corrente che negli ultimi anni (dieci) versi in serie e gravi difficoltà finanziarie.
Se è così, ed è così, nessun imprenditore o cordata di altro genere può avere interesse a tentare operazioni di acquisizione alcuna.
La dirigenza della Rinascita, spasmodicamente, non ne sta azzeccando neanche una. Per distogliere l’attenzione dalle sue defaillances si è inventata l’ennesima e incredibile trovata delle ambizioni politico-finanziarie dell’UDC di Vittoria.
Avv. Rosario Lo Monaco.
(V. Seg. Prov. UDC)