Firenze - Lo sciclitano Demetrio Pisani è stato eletto vicepresidente delle Piccole e Medie industrie Confapi di Firenze.
Pisani è amministratore delegato della Falorni.
Falorni nata nel 1952 è il principale attore del confezionamento secondario nell’indotto farmaceutico in Toscana. Con un fatturato di oltre un milione di euro, 13 milioni di prodotti confezionati, si conferma il partner ideale delle principali industrie farmaceutiche a livello italiano ed europeo come Menarini, Eli Lilly, Molteni Dental, Istituto de Angeli, Meda A.B e tante altre.
I punti di forza sono il know how consolidato, l’elevata capacità di lavorare secondo un modello di “project management” e l’attitudine a sviluppare partnership e sinergie strategiche con la clientela.
I servizi che l’azienda fornisce vanno dallo screening del prodotto al ricondizionamento lotti fuori standard, alla bollinatura e, naturalmente, al confezionamento secondario.
In particolare, per quanto concerne il confezionamento e riconfezionamento è una azienda che opera in pieno regime di GMP (Good Manufacturing Practice). Questo significa avere linee di produzione automatizzate, team di operai altamente specializzati per le lavorazioni manuali e appropriate condizioni ambientali.
E’ in questa ottica che Falorni ha realizzato il proprio stabilimento di Pistoia in modo da garantire la piena copertura dei punti della normativa vigente e l’ottimizzazione dei processi seguendo i flussi della catena produttiva del farmaco.
Falorni è autorizzata dall’AIFA con Decreto N. aM-1/2005 al confezionamento secondario di tutte le specialità farmaceutiche e alle operazioni di sperlatura fiale.
Demetrio, come si colloca Falorni nel mercato dell’outsourcing farmaceutico?
Nel nostro stabilimento le lavorazioni sono sia manuali che automatizzate ed in entrambi i casi l’attenzione è rivolta all’ottimizzazione del rapporto tra tempi di produzione ed offerta economica. In questo senso la struttura delle risorse interne, organizzata per progetto, ha facilitato il controllo di gestione delle varie commesse incrementando il fattore competitivo dell’azienda nel suo complesso. E’ questo attualmente il nostro posizionamento e ci piace pensare che sia premiante nel settore.
Il cosiddetto farmindotto sembra essere – secondo i dati 2009 dell’Osservatorio Pharmintech – uno dei pochi settori che non teme la crisi. Qual è la situazione di Falorni?
L’azienda ha un passato di oltre cinquant’anni nel settore farmaceutico in generale e di oltre quindici in quello del confezionamento secondario. Vista l’esperienza nel settore possiamo, quindi, parlare di sostanziale stabilità per quanto concerne occupazione e fatturato. Siamo, invece, in evoluzione costante riguardo l’organizzazione interna e l’analisi delle potenzialità del mercato verso il quale operiamo secondo un criterio di flessibilità e di project management.