Milano - Il titolare della Icom, l'azienda milanese che per quindici anni ha gestito le discariche di Vittoria e Scicli, ha inviato una lettera alla Presidenza della Regione Siciliana per dire la sua sulla vicenda Ato Ambiente Ragusa e soprattutto sui debiti dell'Ente nei confronti della sua azienda.
Nella missiva Sergio Bramini accusa l'Ato di star portando la Icom sull'orlo del fallimento. "La mia società - si legge nella lettera - ha operato con serietà ed onestà per più di 30 anni in questo campo e negli ultimi 15 nella gestione di discariche a Vittoria e Scicli, per quanto riguarda la provincia di Ragusa. Oggi - spiega Bramini - la mia azienda versa in una pesantissima crisi di liquidità determinata in via esclusiva dalla grave ed ingiustificata inadempienza del suo principale cliente: l'Ato Ragusa Ambiente, moroso nel pagamento di circa 2 milioni e 500 mila euro".
Secondo il proprietario della Icom questa inadempienza non sarebbe legata ad una reale crisi finanziaria del soggetto, ma è una conseguenza degli intoppi burocratici.
"Tanto è vero - scrive ancora nella lettera - che a fronte di debiti accumulati per 5 o 6 milioni di euro, l'Ato risulta vantare crediti verso i Comuni ragusani per circa 18 milioni di euro. Il perdurare di questa situazione da circa un triennio e la chiusura delle due discariche di Vittoria e Scicli ha portato la mia azienda a non poter gestire finanziariamente altri appalti e non potersi garantire la sopravvivenza. Non solo, la Icom ha dovuto anticipare i costi gestionali della discarica, caricando di ipoteche beni personali".
Una situazione nella quale, a cascata, sono stati coinvolti anche i dipendenti, alcuni dei quali già licenziati, professionisti esterni e fornitori. "Neanche l'insediamento dei commissari liquidatori - dichiara ancora il titolare della Icom - ha apportato alla nostra ditta alcun beneficio".