Ragusa - Fino a qualche mese fa, faceva bellissima mostra di se nel cortile interno alle case popolari di via Aldo Moro a Ragusa (strada parallela al Viale Europa, quartiere alto della città).
Poi è scomparsa. La bellissima (per chi apprezza l’arte moderna e contemporanea) statua di Carmelo Cappello non si è più vista. Da una segnalazione di residenti nel quartiere, giustamente preoccupati per la scomparsa dell’opera d’arte – si temeva un furto o un atto vandalico ai danni del metallico lavoro del grande scultore ragusano – ci siamo messi in moto.
Abbiamo fatto la cosa più ovvia e semplice: informarsi presso l’Istituto Autonomo Case Popolari, dove ci è stato riferito che la statua era stata rimossa dall’originario luogo perché i vertici dell’Istituto avevano deciso di collocarlo all’ingresso degli Uffici centrali di via Spadola, su un piedistallo, quindi in posizione certamente più degna perché più fruibile da parte dell’intera collettività.
Per quanto ne sappiamo, questa della direzione dello IACP è una ottima idea, davvero. Con tutto il rispetto per i residenti e i frequentatori del complesso edilizio di via Aldo Moro, ma un capolavoro dell’arte moderna deve essere fruito da quante più persone è possibile. Quindi, la nuova collocazione, all’ingresso della sede centrale dell’IACP è ottima, del tutto condivisibile.
Però, c’è un però. Se, almeno in questa occasione specifica, l’ente pubblico si era dimostrato efficiente e certamente lungimirante, subito dopo si è tornati alla consuetudine tipica dell’andazzo ministeriale latu sensu. Infatti, la statua di Carmelo Cappello, adeguatamente restaurata (in realtà, trattandosi di oggetto metallico, a parte un po’ di corrosione e di sporcizia, non necessitava di grandi interventi) e ripulita, è stata imballata e restituita allo IACP per essere poi collocata. Ma il fatto è che quel progetto per la nuova collocazione della statua cappelliana non è mai diventato operativo, e adesso sono mesi che la statua giace all’interno degli uffici di via Mario Spadola, ma senza che nessuno possa goderne la vista. A questo punto sarebbe il caso che la direzione dello IACP prendesse una decisione: sistemare la statua come da novello progetto, oppure riportarla all’antico ed originario sito. Lasciarla imballata dentro un ufficio non è la soluzione.