Vittoria - Fervono i preparativi per la X edizione di “Sicilia di Moda”, concorso nazionale per giovani stilisti in programma al Pala Emaia, cittadella fieristica di Vittoria, Domenica 26 Febbraio.
Madrina di eccezione Bianca Maria Piccinino, prima donna a condurre un telegiornale e figura storica della televisione di Stato. Con i suoi servizi televisivi, il suo acume e la ricerca dei dettagli, la Piccinino ha accompagnato diverse generazioni nella conoscenza dei cambiamenti della Moda, come riflesso della società. Anche lei farà parte assieme al direttore dell’Accademia di Alta Moda e Arte del Costume di Roma, professore Giovanni Di Pasquale, della giuria tecnica del concorso.
“Insegno da 20 anni alla Koefia – spiega la Piccinino - e ho a che fare con i giovani stilisti in continuazione, nutro grandissima stima e rispetto per la loro voglia di creare”.
Ma cos’è la creatività?
“La creatività a sé stante deve essere alimentata, non è mai istinto primigenio ma è sempre frutto di cultura, sapere e conoscenza. Poi c’è il caso. Come diceva Gianni Versace, Non siamo noi a scegliere il nostro lavoro ma è lui a scegliere noi. Prima di decidere di fare lo stilista bisogna creare se stessi, conoscersi e coltivarsi, sapere come eravamo, da dove siamo venuti; solo dopo possiamo riconoscere la direzione, il dove andiamo. La creatività quindi, è un fatto personale; deve essere alimentata ed arricchita. Non possiamo pensare alla moda senza renderci conto che la moda stessa altro non è che lo specchio della società ed ogni epoca storica ne determina un cambiamento. Lo stilista è colui che ha facoltà culturali e creative per rappresentare questi cambiamenti attraverso la Moda e sono pochi gli stilisti contemporanei che, secondo me, sono riusciti ad esprimere i momenti storici di cambiamento sociale; potrei citare Coco Chanel, Pierre Cardin, Gianni Versace, con Yves Saint Laurent.
E qual è la definizione di stile?
“Lo stile è l’eleganza interiore; la bella calligrafia è stile, forma. Si può avere molto stile ma senza creatività. Ma stile e creatività insieme, accompagnati da un processo di crescita e studio continuo, dall’osservazione attenta della Società, diventano Moda.
Oggi la moda cosa rappresenta?
Non esiste una società da rappresentare con i suoi valori, le sue nuove conquiste. Come può raccontare la moda, la fine di un’epoca?
Il suo è un ritorno in Sicilia
Nei miei trascorsi scrivevo per il Giornale di Sicilia, frequentavo Palermo, e devo dire che ho avuto modo di conoscere le parti migliori di quest’isola che io amo molto.
Il concorso Sicilia di Moda si svolgerà nella giornata di Domenica 26 Febbraio; la mattinata è dedicata all’esame delle creazioni, massimo cinque, portate all’attenzione della giuria dalle scuole in gara. Il tema su cui le scuole si confronteranno è “Rivista, Rivalorizzata, Riproposta… e la Moda Rivive”. La sezione giovani stilisti “indipendenti”, ovvero non legati alle scuole, non ha un tema di riferimento; spazio libero alla creatività.
I giurati - Giovanni Salvaggio (socio con Corrado Di Filippa e Vincenzo Cubisino dell’azienda Siculamente), Liliana Stimolo (creatrice di gioielli e designer), Marco Strano (stilista) - accompagnati da Bianca Maria Piccinino e guidati da Giovanni Di Pasquale, valuteranno la sartorialità di tutti i modelli proposti, a partire dalla scelta dei materiali e la sfilata tecnica agevolerà la resa degli abiti in passerella.
La finale per decretare i vincitori della X edizione di Sicilia di Moda, avrà luogo a partire dalle 20,00, al Pala Emaia. Ospiti della serata, condotta da Salvo La Rosa, gli stilisti Salvo Presti e Marco Strano, che presenteranno le loro collezioni. Al termine del contest verranno decretati i vincitori.
Per il secondo anno consecutivo, anche il marchio Siculamente è intervenuto nel concorso manifestando l’intenzione di promuovere la realizzazione di una collezione di scialli che verrà affidata ad uno degli stilisti in gara su cui il brand di Siculamente ha intenzione di “scommettere”.
Per onor di cronaca, l’edizione 2011 di Sicilia di Moda è stata vinta da Barbara D’Altoè, trevigiana, stilista indipendente e da Angela Cojolaru, dell’Accademia della Moda di Bologna entrambe hanno beneficato anche di uno stage offerto da Koefia. Siculamente ha invece premiato Claudia La Grassa che ha prodotto una collezione di 7 abiti ed accessori con la sua firma.