Ragusa - Saranno 80 casette di legno decorate da altrettanti artisti a dare il benvenuto all'estate di Marina di Ragusa.
La location è il MET un locale di fronte al mare progettato da Valentina Giampiccolo e Giuseppe Minaldi (studio GUM) che, partendo da un singolo edificio, hanno abbracciato nel progetto tutto l'intorno: una piazza di fronte al mare.
Il progetto delle casette, di legno chiamato CARGO, si inserisce tra i tanti progetti di promozione d'arte urbana di tutto il mondo dove il fenomeno si è diffuso con il nome molto più familiare di Street Art.
Il MET ristopub di Marina di Ragusa, sarà dunque il “porto” del progetto CARGO e delle opere che ne diventeranno protagoniste dopo un concorso.
La collaborazione tra studio GUM e Copystudio di Carlo Scribano ha dato origine alla prima installazione del MET: il taglialegna e l'usignolo (25 luglio 2011) e ad una collaborazione sfaccettata e ampia che ha portato alla creazione del collettivo CARGO. Il taglialegna e l'usignolo, è un'opera che consiste nella ripetizione, sulla facciata, di un modulo: 80 casette di legno per uccelli, una su ogni supporto. L'evento del 1° agosto 2012 rappresenterà il culmine dell'installazione rimasta in mostra per un anno.
Tramite un bando di selezione 80 creativi avranno a disposizione una casa per uccelli che dovranno personalizzare in estemporanea. L'artista potrà scegliere qualsiasi tipo di linguaggio o tecnica secondo la propria poetica. Ogni partecipante cederà all'evento l'opera realizzata, per la quale sceglierà un titolo e fornirà una breve descrizione di massimo 500 battute. I testi saranno convogliati nel catalogo della mostra.
L'importanza della realizzazione di opere d'arte fuori dai tradizionali circuiti espositivi risiede nella natura interattiva dell'opera con l'ambiente urbano circostante e CARGO ha alle spalle esempi illustri. 2004, Milano, il noto brand Diesel lancia un interessante progetto: il DIESEL WALL: un muro di 360 mq messo a disposizione di artisti indipendenti e di creativi per mostre temporanee. Nel 2008 il DIESEL WALL tocca quattro nuove città, abbattendo proprio i muri della distanza o del domicilio delle opere d'arte all'interno di gallerie e musei: Manchester, Barcellona, Zurigo e New York hanno il loro MURO.
Il progetto CARGO trae spunto dalla forza comunicativa di questo genere di manifestazioni e rappresenta l'anima progettuale del MET. La Facciata del MET è il Wall, o meglio la Cornice per installazioni temporanee all'aperto e, a tal fine, è stata estrapolata dal prospetto una maglia di supporti tali da permettere oltre ad installazioni bidimensionali anche quelle tridimensionali.
Uno degli obiettivi del progetto è che il meccanismo innescato possa, in parte, autofinanziarsi: le opere dovrebbero essere vendute e l'eventuale ricavato investito nel finanziamento dell'installazione successiva.
Una giuria selezionata, i cui membri provengono da diverse discipline, provvederà alla scelta dei partecipanti e a individuare tra questi il vincitore, il quale avrà a disposizione l'intero prospetto del MET per una personale.