Borgo Rio Favara, Ispica - “Mi guardo intorno e scorgo signore anziane che sono cartoline viventi. Qui respiri il sapore delle cose, delle erbe selvatiche, le donne ci sentiamo valorizzate dagli uomini. Quando passa una donna gli uomini si fermano a guardare. A Milano passiamo inosservate, tutti a pensare solo al lavoro, al business”.
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Susanna Messaggio è tanto bella quanto semplice. Ci incrociamo a bordo piscina senza esserci ancora presentati. Ci salutiamo, dopo esserci scoperti l’uno a guardare l’altro con la curiosità di chi chiede: “e questo chi è?” “E questa chi è?”.
Arriva sotto il gazebo mentre intervisto l’ex pornostar Selen, al secolo Luce Caponegro, si scusa e risolve subito l’imbarazzo: “Mi metto in un cantuccio, aspetto il mio turno. Non ti preoccupare, sono anche io una giornalista e conosco le regole del mestiere”.
Tanta umile disponibilità fa scattare una molla di simpatia ulteriore per questa donne che se dovessimo riassumerla, la racconteremmo con il sorriso.
Quando e come sei arrivata la prima volta in provincia di Ragusa?
Tre anni fa. Io ho una cognata siciliana, di Paternò, e frequento la Sicilia da tempo. Conobbi il Resort Borgo Rio Favara e mi innamorai della costa ragusana. Ricordo che, dopo la prima vacanza estiva, tornammo, a Natale, con Maria Grazia Cucinotta. C’erano 23 gradi. Capisci? 23 gradi a Natale!
Cosa ti piace di più di questi luoghi?
Il cibo. Ma sai quante potenzialità ha un piatto di pasta con il pomodoro Pachino, o la ricotta salata come strumento di promozione del territorio? Io punterei tutto su questo. Qui si mangia così bene che saltano tutte le diete, è una benedizione stare a tavola con voi iblei.
Con l’assessore al Comune di Ispica Massimo Di Benedetto siamo stati a visitare la cittadina che ci ospita. Siamo andati ad ammirare la Basilica di Santa Maria Maggiore, abbiamo scoperto la storia delle confraternite, chè qui avevate il sistema bipolare già trecento anni fa: i rossi e i blu. E noi per par condicio abbiamo visitato le due chiese contendenti il primato religioso sulla città. Con noi è venuto l’irrinunciabile Luca Fossati, persona cui tutti noi del Resort facciamo riferimento.
Vorrei tornare per la Settimana Santa e scoprire i riti religiosi degli iblei, così antichi, così autentici, così veri.
Cosa racconti quando torni al lavoro, nella agenzia di comunicazione che porta il tuo nome, a Milano?
Racconto che qui pare di scorgere dietro l’angolo Marcello Mastroianni e Sofia Loren, c’è l’alito primigenio delle cose, c’è Divorzio all’italiana e i cicli degli stucchi di Olivio Sozzi. Sai, io ho studiato storia dell’arte, e la luce degli affreschi delle vostre chiese di sera è magica. E’ come negli spot di Dolce e Gabbana, le immagini sono forti, connotate, non confondibili con altro. Il turista ha bisogno di esperienze vere, originali, di emozioni che rimangono. Mio figlio ha ricevuto un compito per le vacanze, dalla maestra: portare una cartolina che racconti una emozione. Ecco, porterà una cartolina di Ispica, perché qui anche lui si è emozionato.
Una persona cui sei legata da stima?
Peppe Conti. E’ un imprenditore integralmente siculo, edulcorato dalla bellissima moglie torinese, che gli dà il senso dei tempi come lo intendiamo al Nord. Sono una coppia perfetta. E poi penso ai profumi del signor Arnò, che ti annusa e trova il profumo ideale per te. Già, perché una personalità si può annusare. C’è un atto creativo nella scelta del profumo che lui fa per te.
E qui nel Resort come trascorri la giornata?
Faccio la mamma chioccia siciliana. Le mamme dei bambini amici dei miei figli mi affidano i loro figli. E’ un atto di grande fiducia e responsabilità!
Cosa ti piace, in definitiva, degli iblei?
I regali che mi fanno. Incontro gente che non conosco, per strada, mi fermano e mi regalo qualcosa. Io non me la tiro, non me la sono mai tirata in vita mia. Sorrido a tutti e ricevo in cambio un sorriso. E quando esco faccio la sporta della spesa: chi mi regala un pomodoro, chi mi dà una mozzarella. E’ uno spettacolo vivere qui.