Siamo giunti alla vigilia della quinta intensa ondata di calore che dovrebbe investire il bacino centrale del mar Mediterraneo dal prossimo weekend, intensificandosi per gran parte della prossima settimana. Questa avvezione calda dovrebbe risultare una delle più intense e prolungate dell’intera stagione estiva. Il robusto anticiclone sub-tropicale libico-algerino, grande protagonista di questa estate 2012, spingerà nuovamente un proprio promontorio stabilizzante sul bacino centrale del mar Mediterraneo, pilotando verso le nostre regioni centro-meridionali e le isole maggiori le masse d’aria molto calde e secche, d’estrazione sub-tropicale continentale sahariana, nei medi e bassi strati, che alimenteranno l’intensa avvezione calda che ingloberà gran parte della nostra penisola, con isoterme piuttosto elevate nella libera atmosfera.
Le masse d’aria di origine sahariana, già molto calde in origine, tenderanno ad essere ulteriormente surriscaldate anche dai fenomeni di “Subsidenza atmosferica” (correnti discendenti in seno al regime anticiclonico che comprimono l‘aria verso i bassi strati surriscaldandola e deumidificandola ulteriormente) che interesseranno la cupola anticiclonica dinamica in quota, enfatizzando ulteriormente gli effetti della calura per l’azione di “compressione” esercitata nei confronti delle masse d’aria sub-tropicali. Oltre al gran caldo l’avvezione calda sub-tropicale che sta per risalire sul bacino centrale del mar Mediterraneo verrà accompagnata da cieli velati o dall’aspetto lattiginoso, che renderanno l’atmosfera un po’ fosca. Tali velature del cielo sono una delle principali caratteristiche che accompagnano le ondate di calore di matrice puramente sahariana sul Mediterraneo e nel sud Europa. Sono dovute, principalmente, a sottili e microscopiche particelle di pulviscolo desertico (non sabbia) sospese nella media troposfera, sollevate precedentemente dai sostenuti venti orientali che in questo periodo spazzano tutta l’area del Sahara, sul settore a nord della linea dell’ITCZ collocata sull’Africa sub-sahariana.
In genere queste particelle di polvere, molto leggere e sottili, una volta agganciate dalle correnti ascensionali che si originano nell’area poco a nord dell’ITCZ, tendono a salire di quota aggirando dal bordo meridionale e occidentale il possente anticiclone sub-tropicale libico-algerino, disposto con i propri massimi al suolo ed in quota sull’entroterra desertico algerino, a sud della catena montuosa dell‘Atlante. Quando il promontorio anticiclonico nord-africano si protende sul mar Mediterraneo queste nuvole di pulviscolo risalgono dal suo bordo occidentale per raggiungere la Spagna, il “mare Nostrum” o l’Italia, dove il loro passaggio in quota contribuisce a velare i cieli o a dargli quell’aspetto lattiginoso da tutti osservato. Ed è proprio quello che avverrà anche nei prossimi giorni durante l’attivazione dell’ondata calda sub-tropicale verso il Mediterraneo centrale. Stavolta le nuvole di polvere che veleranno i cieli delle isole maggiori e dell’Italia meridionale proverranno direttamente dal deserti del Maghreb. Già fra domani e la giornata di domenica le prime velature interesseranno la Sardegna e la Sicilia.