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Giovani chef emergenti: Ivan Iurato e Giorgio Ruggeri

Guerra all’ultimo ingrediente

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Ragusa - Amano la cucina al punto tale da mettersi in discussione e mettere in discussione tutto quel che hanno finora fatto nella propria vita. Del resto il premio in palio è davvero importante, perché cambia la vita. Due ragusani stanno "lottando", fino all'ultimo ingrediente e fino all'ultima infornata, per acquisire il titolo di secondo master chef italiano. Si tratta di Giorgio Ruggeri di Ragusa, giovane studente di Agraria e di Ivan Iurato, commesso di Comiso.
Dopo aver passato numerose selezioni, sono riusciti ad entrare all'interno del noto programma "Master Chef" che in Italia è giunto alla sua seconda edizione e che va in onda su Sky Uno e su Cielo. Un programma di successo che già lo scorso anno ha trovato il grande consenso del pubblico della tv satellitare. Ma adesso, con la diffusione anche attraverso il digitale terrestre, sta trovando un'attenzione ancora più grande da parte del pubblico della tv generalista.
E i due promettenti chef iblei, stanno cercando di ottenere la massima fiducia da parte degli imperturbabili e rigidissimi chef giudici del programma, ovvero Carlo Cracco, il fuoriclasse della cucina italiana, Bruno Barbieri, lo chef con il maggior numero di stelle Michelin in Italia, e Joe Bastianich, il guru della ristorazione italiana nel mondo.
I due concorrenti della provincia di Ragusa ce la stanno mettendo tutta. Giorgio Ruggeri è un giovane abituato al sacrificio, una caratteristica indispensabile per un aspirante masterchef. Ivan Iurato è già di suo un personaggio. Solare, eclettico e passionale. Questa è la sua grande occasione per dimostrare che quella della cucina non è solo un passatempo ma può diventare il suo lavoro. I giudici hanno deciso di dargli una seconda chance nella prima puntata quando ha presentato un tortino di pesce spada e melanzana che però, per emozione e poco tempo disponibile, gli è venuto decisamente male. Nonostante i giudici siano sempre stati inflessibili, al giovane comisano, che nella vita fa il commesso, è stata data una seconda possibilità. E lui non ha tradito le aspettative. E in una provincia iblea, rinomata per le sue produzioni gastronomiche di qualità, poter contare su addirittura due concorrenti dei 18 in gara, significa avere una buona visibilità e continuare a sperare, come finora è stato con la presenza di chef stellati ragusani, in numero maggiore rispetto alle altre province siciliane, che la cucina possa continuare ad essere ambasciatrice dei nostri sapori e dei nostri saperi. Giorgio, 29 anni, ha fatto il cameriere per potersi mantenere l'affitto di casa. Poi è arrivato il licenziamento e ha deciso di mettersi ai fornelli. "Amo tutto ciò che è natura, Mirò, il mio cane, costruire e assemblare d'artigianato, la musica, i libri, ma soprattutto la mia Sicilia - dice -. A volte sono un po' testardo, ma in forse è proprio questo tratto del mio carattere ad avermi portato fin qui". Sogno nel cassetto è aprire un ristorante in una di quelle abitazioni scavate nella roccia a Ragusa Ibla: pochi tavoli, prima scelta per quanto riguarda la materia e la filiera più corta possibile: zero compromessi! Il piatto del cuore sono i ravioli di ricotta vaccina alla maggiorana con sugo di carne e salsiccia di maiale.
Anche Ivan, 35 anni, ha il suo sogno nel cassetto: "Far parte di una grande brigata, imparare tanto, metabolizzare e reinterpretare i sapori di tutti i paesi del mondo". Il piatto del cuore è il pesce spada al salmorigano.

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