Taormina - Dopo dieci anni di contese il consiglio comunale di Taormina ha dato il via libera alla ristrutturazione del Castello a mare, sanando una ferita aperta da mezzo secolo nel cuore della capitale del turismo siciliano.
In origine era un albergo di fine 800 appartenente alla signora tedesca Zunke sposata Siligato che cedette la proprietà a Guarnaschelli nel 1957, ancor prima dell'apertura del casinò avvenuta nel 1963.
Dopo un fallimento, parzialmente demolito, ora sarà riattivato per diventare un albergo a 7 stelle con 69 suite e 16 grand suite.
Il progetto è stato notevolmente ridimensionato e sarà soltanto di 20 mila metri cubi con molto verde e in posizione panoramica: sale polifunzionali, piscina, centro benessere, ristoranti, bar e ampi garage. Le zone a verde conterranno piante di particolare pregio che non saranno toccate durante i lavori di recupero del comparto immobiliare.
I tempi di lavorazione sono previsti in 36 mesi per un investimento complessivo di oltre 45 milioni.
La società «Decisa», proprietaria dello storico immobile, si è impegnata a recuperare e abbellire a proprie spese la sovrastante piazzetta del Belvedere e ad abbassare il piano di calpestio del Castello a mare per favorire la vista panoramica che si gode dalla piazzetta, dall'Isola Bella all'Etna. Sarà anche realizzata una apposita scaletta per renderla fruibile ai disabili.
