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Barbara Tabita: Vi racconto perchè mi sono innamorata di voi

L’attrice che ha studiato alla Luiss

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Scicli - “Pozzallo? Per me era Miami. I miei genitori mi portavano in vacanza al mare lì, mi divertivo a fare le telline, e nel mio immaginario di bambina era tutto grande, enorme, bellissimo. Sono tornata a Pozzallo da adulta e ho capito come da piccoli siamo portati a enfatizzare i luoghi e le esperienze, ma il mio primo amore con gli Iblei inizia tanti anni fa”.

Barbara Tabita è siciliana di Augusta. Vive tra Roma e Palermo, e in questo momento anche Torino, dove sta girando un film.

Il pubblico televisivo e cinematografico la conosce come protagonista di “Natale in Sudafrica”, dove è moglie di De Sica, di “Ti amo in tutte le lingue del mondo”, dove è moglie di Leonardo Pieraccioni, ruolo che ricopre anche in “Io e Marilyn”, e per “Il 7 e l’8” dove è fidanzata di Valentino Picone. Oltre che per le magnifiche interpretazioni nel Commissario Montalbano, dove è la signora Tarantino, e nei Cesaroni, nel ruolo di Olga.

“Sono tornata negli iblei per una puntata di una trasmissione di Real Time, che si intitolava “Tutto in un weekend”. Dovevamo girare una puntata a Catania e una a Ragusa. Mi chiesi, nella mia ignoranza: ma che c’è da girare a Ragusa? La risposta me l’hanno data i fatti: questo è un territorio di eccellenze. Gli chef più bravi sono negli iblei, gli alberghi più belli si trovano qui, per me Ragusa è la provincia più elegante della Sicilia. E’ come una perla, difficile e complicata da raggiungere, ma per questo più preziosa. E così, durante quell’esperienza televisiva, mi divertii a scoprire ricotta calda, formaggi, e penso a certi bambini del nord, ma anche di Roma, che le galline le vedono solo sull’abecedario. Questo è un posto incontaminato, ma, fatto straordinario, è avanti, avanti culturalmente, avanti con il proprio artigianato che diventa piccola industria, nella capacità di consorziarsi in agricoltura. Mi hanno spiegato che qui il latifondo è stato frantumato molto prima che in altre province siciliane, e questo ha favorito la nascita di una middle class che altrove è emersa con grande ritardo.

Poi c’è stato l’incontro con Scicli”.

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E come è stato?

“Sconvolgente. Una sorpresa unica. E’ l’unica città degli iblei che non conoscevo. Scicli è una piccola Noto. Di Scicli conoscevo solo il Gioia, il Cristo Risorto, grazie alla canzone che vi ha dedicato Vinicio Capossela. Io amo Capossela. Vivere la festa, quest’anno, durante le riprese del film Italo, che a Scicli è ambientato, è stato straordinario. Sono tutti pazzi qui, vivere la Risurrezione è stata una emozione enorme. Ecco, gli sciclitani sono pervasi da follia lucida. E questo mi piace tantissimo. Poi la città è tenuta bene, si vede che gli sciclitani adorano la loro città, si respira il rapporto d’amore tra chi vive i luoghi e i luoghi stessi”.

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Quindi?

“Quindi voglio trasferirmi. Vorrei vivere qui. Ma non solo in estate. Ci vorrei vivere sempre. E’ amore, non è infatuazione”. 

 

 

Ha studiato alla Luiss

 

Nel film Italo, per la regia di Alessia Scarso, nelle sale con ogni probabilità il prossimo autunno, Barbata Tabita interpreta la sfidante alle elezioni del sindaco uscente Marco Bocci. Personaggio eccentrico e sopra le righe, è sempre leopardata in ogni suo accessorio. Barbara interpreta spesso il ruolo di protagonista per via di una verve naturale che la porta a incarnare il focus della scena. Mediterranea, ironica, comica con naturalezza, Barbara ha un’altra qualità: è di intelligenza fine, e ha studiato economia del cinema alla Luiss Guido Carli di Roma. Lei stessa dice che deve parlare due ore col suo interlocutore, prima di dissuaderlo dal suo aspetto avvenente e farlo concentrare sulle cose che lei dice.  

 

 

Madrina

 

Molti la ricordano come la signora Tarantino. Vestita di rosa, formosa e ben fatta, sfila davanti al commissario Montalbano e a Mimì Augello davanti al Circolo di Conversazione di Ragusa, suscitando il languore dei due investigatori. Spesso scosciata e con scollature mozzafiato, è il personaggio chiave del giallo che Zingaretti deve risolvere nel l’episodio “Il gioco delle tre carte”.

Solare, allegra e chiacchierona, Barbara dal 2010 è testimonial di Greenpeace per la campagna Deforestazione Zero.

 

 

 

 

Un caffè con è la rubrica offerta da Bellcaffè grazie a cui Ragusanews ospita un personaggio raccogliendone le impressioni su modi, costumi, abitudini degli Iblei.  

 

 


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