Alla Volskswagen non parve vero di regalare l’ammiraglia, la Phaeton, dal nome infelice e dalla pronuncia irrisolta (si dice fèton, o fàiton?), che non l’hanno voluta regalata manco in Germania.
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Peccato, perché la Phaeton è forse la migliore ammiraglia del mercato, meglio di Mercedes, Audi e Bmw, e se avessi avuto i soldi me la sarei comprata io.
Dicevamo, il regalo.
Quale migliore occasione di un Papa tedesco, per rilanciare l’immagine incerta di una berlinona di lusso, tanto discreta da passare inosservata, solida come un’Audi A 8, di cui peraltro condivide tutto, pianale, motore, componentistica?
Tutto, o quasi. Perché a rivalutare l’Audi A 8 ci ha pensato Berlusconi, che l’ha preferita, tradendo la Mercedes Classe S.
Ma, appunto, il regalo. Quelli dell’auto del popolo, volk-swagen, hanno regalato la più lussuosa delle ammiraglie a Sua Santità Benedetto XVI.
Chè Papi tedeschi non è detto che ne sortiscano ancora molti. E quindi hanno abbondato.
Motore seimila a benzina, quattro marmitte, aria condizionata quadri-zona, sedili ventilati e massaggianti per le sacre terga. Ovviamente l’auto è blindata, blindatura B6, buona per rispondere adeguatamente anche ai missili da mortaio.
Giusto, perché il Santo Padre è anche un Capo di Stato, e come tale va protetto.
Tutto questo non farebbe una grinza, se non fosse che Sua Santità Francesco quando ha visto il seimila a benzina parcheggiato in cortile ad aspettarlo non avesse detto: “Carmelo, esci la Passat dal garage”.
Il downsizing di taglia, sarebbe passato poi per una Ford Focus, una Fiat Idea in Brasile, e ora siamo alla Renault 4.
Quattro, come la marmitte della Phaeton.
Un filo rosso di continuità fra i due pontificati.