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Sebastiano D’Angelo: ragusani nel mondo, sguardo al 2014

Ci scrive il direttore dell’associazione

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Modica - E’ ormai consolidata tradizione che il passaggio sul palco del Premio Ragusani nel Mondo porta bene ai suoi protagonisti, ed è spesso trampolino di lancio per ulteriori affermazioni professionali o consolidamento dei traguardi raggiunti.

 

Ricordiamo fra gli altri in passato i casi di Giuseppe Cafiso, premiato nel 2004 giovanissimo seppur  già affermato, ma poi salito alla ribalta internazionale, il maestro Giorgio Scarso, diventato dopo il Premio (2004) Presidente della Federazione Italiana di Scherma, lo schermidore Giorgio Avola, premiato nel 2011 e assurto alla gloria alle Olimpiadi del 2012 a Londra con la medaglia d’oro nel fioretto a squadre, primo atleta ibleo nella storia dei Giochi Olimpici. Ma anche i casi dei giovanissimi cantanti Lorenzo Licitra e Rachele Amenta, cui si sono schiusi orizzonti e palcoscenici americani dopo il Premio del 2012, e prima ancora i giovani talenti della trasmissione Ti lascio una canzone Mario Scucces e Rachele Amenta. Delle grandi figure del Premio quali lo scultore vittoriese Arturo Di Modica o la mitica attrice di origine ragusana  Susan Sarandon il prosieguo della carriera o della loro professione ha riservato un consolidamento dei traguardi raggiunti, così come per l’architetto Carlo Corallo, premiato nel 2007, titolare a Melbourne di uno degli studi associati più importanti al mondo intero. E la pianista vittoriese Giuseppina Torre, ospite dell’edizione del 2012, per due anni consecutivi ha vinto prestigiosi riconoscimenti a Los Angeles. Ma in generale può  valere il detto che il Premio porta bene per i suoi protagonisti, nella quasi totalità dei casi.

 

Alla felice tradizione non è sfuggita l’edizione del 2013. Nei pochi mesi seguiti alla cerimonia del 3 agosto, ancora fresca nei ricordi di quanti l’hanno vissuta, alcuni dei premiati hanno tratto i migliori auspici dall’onorificenza ricevuta. E così Chiara Ottaviano con il suo film documentario TerraMatta, tratto dall’omonimo successo letterario di Vincenzo Rabito, ha visto veicolare il suo lavoro in prestigiose città del mondo , da Los Angeles all’Australia, nelle città di Melbourne, Adelaide e Sydney, dove in collaborazione con gli Istituti di Cultura Italiana, e locali accademici, sono state allestite ad inizio dicembre delle importanti conferenze sul tema. Presente anche l’attore ragusano Roberto Nobile, premiato nel 2013 insieme a Chiara. Un bel modo di promuovere la cultura iblea, e in stretta correlazione anche l’immagine della nostra provincia.

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La stessa pittrice e mosaicista Anna Minardo, residente a Mlebourne, a messo a frutto le recenti conoscenze maturate in occasione del Premio Ragusani nel Mondo per allestire una personale all’interno delI’Ibleo Social Club , il cui presidente Roberto Cilia aveva raccontato la quarantennale storia della comunità ragusana di Melbourne proprio in occasione della cerimonia del 3 agosto. Pur  entrambi residenti nella metropoli australiana,  non avevano avuto modo di conoscersi prima. Il Premio si conferma anche attraverso queste pieghe un grande evento, che unisce popoli e uomini anche distanti geograficamente, ma tutti legali dalla comune origine e da un forte legame identitario.

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E da ultimo vale ricordare il caso del luminografo di origine comisana  Gaspare Di Caro, definito il pittore della luce, la cui storia artistica ha suscitato un forte interesse la sera del 3 agosto. Ritornato in patria, in Brasile, ha avviato una nuova attività imprenditoriale nella ideazione e produzione di proiettori per la sua arte di luminografo, ma con in cantiere numerosi progetti, alcuni di assoluto rilievo come l’illuminazione artistica del famoso Cristo Redentore di Rio De Janiero in occasione delle prossime Olimpiadi del 2016. Ma non ha certo dimenticato la sua ambizione di lavorare per la  provincia iblea. E così recentemente, in occasione del ChocoModica, la locale Amministrazione Comunale gli ha conferito l’incarico di illuminare le Chiese di san Pietro (in foto) e del Carmine, suscitando l’interesse, lo stupore e la generale ammirazione dei numerosi visitatori.

 

Vale anche, in tema di buoni auspici che offre il palco del premio, citare il caso della giovane e bravissima cantante Deborah Iurato, apprezzatissima la sera del 3 agosto nell’Orchestra del maestro Giuseppe Arezzo, che ha vinto le selezioni per il Programma “Amici" di Canale 5 , facendo valere nelle varie puntate le sue indubbie doti canore e proiettandosi verso esiti di sicuro successo anche in campo nazionale.

 

Ed adesso la navigazione del Premio vira verso l’edizione del ventennale, rievocativa di venti anni ricchi di belle storie umane e professionali ma certamente proiettata verso  il presente e il futuro, che vedono una nuova e più evoluta affermazione di eccellenze iblee in Italia e nel Mondo. Tanti gli auspici in questo scorcio di fine anno, con l’augurio che il Premio, oltre a portare fortuna ai suoi protagonisti, riservi anche  una partecipazione convinta delle locali Istituzioni,  e di una qualificata selezione del mondo delle imprese, per supportare un evento che, comunque lo si giudichi, è già entrato a pieno diritto nella migliore storia iblea, con una fortissima e indiscutibile proiezione internazionale.

 

 

 

 

 

Foto di Giovanni Antoci – A sx Sindaco di Modica Ignazio Abbate, Gaspare di Caro e S. D’Angelo


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