Giudiziaria Vittoria

Omicidio della prof Gianna Nobile, il bidello narciso e incosciente

Perizia psichiatrica

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Vittoria - Conclusa la fase dell'incidente probatorio su Salvatore Lo Presti, il bidello dell'Istituto Pappalardo che il 15 giugno dello scorso anno ha ucciso Giovanna Nobile, 53 anni, docente di religione che operava nello stesso Istituto.

L'incidente probatorio era stato richiesto dall'avvocato Giovanni Mangione per cristallizzare come prova le risultanze della perizia psichiatrica chiesta dall'avvocato del reo confesso al Giudice per le indagini preliminari.

Dalla perizia, effettuata da Vincenzo Gulino, perito nominato dal Giudice e che ha accettato l'incarico, l'omicida della professoressa Nobile è risultato affetto da una “personalità di tipo narcisistico”, disturbo di cui sarebbe stato affetto sin dalla giovane età e che non lo avrebbe portato ad essere pienamente cosciente delle proprie azioni. Nei prossimi giorni il Gip fisserà la data dell'udienza.

Lo Presti fin dal primo momento ha riferito di aver ucciso la professoressa di religione per amore, perché innamorato, non ricambiato, di lei. Questo amore, però, si era sviluppato solo nella sua immaginazione, dato che la docente non lo aveva mai incoraggiato, né era a conoscenza di questa sua presunta infatuazione. La stessa famiglia, attraverso il legale, Daniele Scrofani, aveva diffuso infatti una nota con la quale descrisse l'omicidio come “annunciato” e precisò che era del tutto sbagliato parlare di “delitto passionale” dato che la docente era stata oggetto, insieme ad altre colleghe, di minacce da parte del suo assassino. Vista la sua pericolosità, a quanto pare nota fra docenti e personale, alcune di loro avevano avviato una petizione per chiederne l'allontanamento. “Nell'Istituto Comprensivo- scriveva infatti l'avvocato Scrofani- si era radicato un clima di terrore per colpa della presenza inquietante dell'omicida. Era noto a tutti il suo disturbo. Oggi la vittima di questa follia è stata la congiunta dei miei assistiti, domani sarebbe potuta essere un'altra”.

L'omicidio, ma avrebbe potuto essere una strage, si è consumato la mattina del 15 giugno scorso all'interno dell'Istituto dove, tra l'altro, erano presenti anche molti studenti. L'uomo ha infatti atteso che la professoressa Nobile arrivasse a scuola. Era già armato di pistola. L'ha seguita ed ha iniziato ad esplodere diversi colpi di pistola. A fermare Lo Presti è un suo collega, Salvatore Gallo il primo ad intervenire non  ppena si  è reso conto di quanto stava avvenendo. Le volanti della Polizia, in servizio nei paraggi, sono arrivate poco dopo ed hanno arrestato Lo Presti. Pare che addosso avesse un numero elevato di proiettili per ricaricare l'arma. 

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