Attualità Santa Croce Camerina

Come ricostruire la spiaggia di Montalbano

Una proposta di Legambiente

https://www.ragusanews.com/resizer_NEW/resize.php?url=https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/12-04-2014/1397316658-come-ricostruire-la-spiaggia.jpg&size=952x500c0 Ripascimento con canneto a scacchiera


Santa Croce Camerina - Il fascino delle spiagge di Montalbano. S’ha da difendere, e ad ogni costo.

Legambiente il Carrubo Ragusa, il circolo Melograno di Modica, Sikelion Ispica lo sostengono con forza, ed esprimono dubbi e riserve anche sui progetti antierosivi previsti per le coste ispicesi, che portano il Comitato intercircoli sulla gestione della fascia costiera di Legambiente Sicilia Sud-Est a prendere ancora posizione sulla delicata questione legata all’erosione costiera del litorale ibleo. Il Circolo Sikelion di Ispica è venuto in possesso del progetto di ripascimento previsto per il litorale di Santa Maria del Focallo. Un piano di 15.700.000 € che prevede la costruzione di pennelli e barriere soffolte, da realizzare per stralci. Il primo stralcio prevede 7 pennelli lunghi 80 metri e larghi 14,5 m alla base e 7,50 in punta, per un costo di 3.600.000 €. “Il progetto presenta numerose incongruenze, ma salta agli occhi in prima battuta il problema paesaggistico – scrivono in una nota gli ambientalisti - L'art. 36 del Piano paesaggistico infatti, per la fascia di rispetto costiera non consente le realizzazioni di scogliere artificiali e barriere frangiflutti. Lo stesso articolo ribadisce che non sono ammessi “le opere a mare e i manufatti costieri che alterino la morfologia della costa e la fisionomia del processo erosione-trasporto-deposito di cui sono protagoniste le acque e le correnti marine nonché le opere che alterano il percorso delle correnti costiere, creando danni alla flora marina, e che alterano l’ecosistema dell’interfaccia costa mare”.

“Ci si chiede, quindi, come sia stato possibile approvare, e come sia possibile realizzare, un progetto che di fatto cozza con le prescrizioni del Piano stesso, che in tal modo viene ignorato”. Si domandano i circoli del comitato, che chiedono con forza il rispetto del Piano paesaggistico e che annunciano il loro proposito di impegnarsi battendo ogni strada possibile. “Il rispetto del Piano non è solo un fatto di purezza estetica. L’appetibilità e la fruibilità turistica della zona, che basano il loro punto di forza sulle qualità ambientali e paesaggistiche, verranno di fatto annullate, creando un litorale fortemente modificato ed antropizzato rispetto all’aspetto originario – ravvisano, ancora, gli attivisti - I turisti si aspettano di trovare delle spiagge che conservino ancora quell’aspetto naturale che in altre zone è andato ormai perduto. Se pensiamo di attirarli con la costruzione di barriere o pennelli stile litorale romagnolo abbiamo di fatto perso in partenza”. Legambiente ribadisce di essere favorevole a trovare soluzioni per il problema dell'erosione ma chiede che si facciano proposte in linea con le normative vigenti,  ma che siano anche alternative e realmente innovative, partendo da una revisione della programmazione attuale e che privilegino la rimodulazione dell’esistente. Che vengano predisposti interventi che tutelino i sistemi dunali e che si intervenga sulle cause che creano l’erosione. Auspicano anche questo i circoli Legambiente di Ragusa, Modica e Ispica, rimarcando nuovamente con forza la necessità di mettere a punto un tavolo tecnico che affronti il complesso problema dello sgretolamento della riviera e degli interventi in programma in maniera concertata.


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