Noto - Grazie a Fabio Granata Noto diventa capoluogo del Distretto del Commissario Montalbano.
Una proposta da presentare alla produzione, per evitare il trasferimento del set cinematografico del commissario Montalbano.
È questo il prossimo passo che metteranno in atto i due distretti turistici coinvolti nella vicenda: quello del Sud-Est e quello della Valle dei Templi.
Giovedì una lunga riunione all'interno della sala giunta di Palazzo Ducezio, a Noto, ha rappresentato il primo incontro tra i rappresentanti istituzionali delle città di Noto, Modica, Scicli, Ragusa e Porto Empedocle.
C'erano l'ex assessore regionale Fabio Granata, in qualità di consulente alla cultura del sindaco di Noto Corrado Bonfanti, e la Palomar con il produttore Carlo Degli Esposti e il direttore esecutivo Gianfranco Barbagallo.
La produzione che non ha partecipato alla conferenza stampa indetta subito dopo la fine dell'incontro: ad aspettarli, a Palermo, c'era il presidente della Regione Rosario Crocetta, per capire e spiegarsi a vicenda le ragioni di una separazione da evitare. Lo stesso Degli Esposti, già prima dell'incontro si era sbilanciato: «Il distretto turistico del Sud-Est - aveva dichiarato in mattinata - può diventare un distretto di Montalbano, comprendendo in questo consorzio anche il comune di Porto Empedocle». E infatti, questa sembra essere la strada intrapresa: i due distretti, rappresentanti ieri dai due sindaci presidenti, Bonfanti (Noto) e Lillo Firetto, (Porto Empedocle), lavoreranno assieme per offrire alla produzione quei validi motivi che scongiurerebbero il trasferimento della fiction in un'altra regione. Senza campanilismi, però.
Il tentativo è chiaro: spostare l'asse dei luoghi di Montalbano -Scicli-Ragusa-Punta Secca, a Noto e a Porto Empedocle.
Dopo il Patto dell Crostata, il Patto dell'Arancino, quindi, nel nome di Camilleri.
Per identificare Noto e Porto Empedocle come Luoghi di Montalbano.