Chiaramonte Gulfi - “Messaggi dell’anima”: questo il titolo della mostra di sculture a Palazzo Montesano di Chiaramonte dell’artista Alfio Nicolosi, fruibile al pubblico dal 21 maggio al 14 giugno. La mostra, inaugurata ieri sera, raccoglie una ventina di opere in pietra e in legno che l’artista del catanese ha messo a disposizione del pubblico. Una storia particolarissima quella di Nicolosi: 65 anni, originario di Zafferana ma residente a Pedalino, per anni è stato un agente di commercio. Poi, l’incontro con l’arte. L’artista, infatti, spiega: “Il mio incontro con l’arte è stato del tutto casuale. Tutto è nato in seguito ad una visita a casa mia fatta dal vescovo di Ragusa. In quell’occasione mi disse che nel cuore di ogni uomo c’è un pizzico d’arte. Io ho scoperto questa verità a 65 anni”. L’artista spiega che tutto è nato in seguito ad un tragico evento luttuoso che ha colpito la sua famiglia: “Dopo la morte di mio figlio, avvenuta in seguito ad un incidente stradale quando aveva 17 anni, non riuscivo e non riesco tutt’ora ad accettare la sua scomparsa. Dopo 6 anni mi sono recato a visitare la sua tomba. C’era un anziano scalpellino al cimitero e ho chiesto di prendere una pietra. Quella pietra è stata la mia prima opera e l’ho chiamata “Croce di Luce”. Ancora oggi si trova presso la tomba di mio figlio”. Da allora, Alfio Nicolosi non si è più fermato: da 12 anni, infatti, scolpisce il legno e la pietra senza tregua, prediligendo il tutto tondo, l’alto e il basso rilievo: “Ringrazio la mia più grande amica: l’arte. Mi è stata vicina nei momenti difficili e mi ha dato forza interiore e voglia di vivere”. L’artista ha scelto la campagna iblea come suo personalissimo studio: il paesaggio è stato d’ispirazione e i suoi collaboratori sono il vento, la pioggia, il sole e il tempo: “Quando giro per la campagna in cerca di materiale, non ho mai capito se sia io a scegliere le pietre o loro a scegliere me”. Le sue sculture rappresentano volti che potremmo far risalire al periodo neolitico ed egizio: “Oltre non c’è niente”, dichiara l’artista. Spesso non si riesce a cogliere il sesso o l’età di questi volti: arcaici e arcani, immutabili nel tempo e nello spazio. Fermi. Immobili. Ma come mai si è deciso di effettuare una mostra a Chiaramonte? Nicolosi, dichiara: “Penso che a Chiaramonte ci siano persone veramente appassionate all’arte e per questo ho preso la mia decisione. Ma ricordo sempre che il vero museo è quello di casa mia”. All’inaugurazione era presente l’assessore al turismo Alessandro Cascone che ha dichiarato: “Sono rimasto intimamente colpito oltre che dall’artista anche dall’uomo Alfio Nicolosi”. Presenti anche il capitano della compagnia dei Carabinieri di Vittoria, Daniele Plebani, e il maresciallo della stazione dei Carabinieri di Chiaramonte, Alberto Bruno. Il sindaco Vito Fornaro, oltre a ringraziare l’artista, ha spiegato: “Tra gli obiettivi da raggiungere per noi la cultura ha grandissima importanza. Ogni volta che qualcuno ci sceglie siamo ben lieti di accoglierlo”. La biografia, scritta da Silvia Iemolo, è stata letta da Marta Laterra.
Una mostra di Alfio Nicolosi. Opere in pietra e legno
A palazzo Montesano
di Irene Savasta
Sullo stesso argomento: