Attualità Modica

La zuppa di pesce, nel vasetto di vetro

Parlano Carmelo Floridia e Stefano Alfano



Modica - Si possono racchiudere i mille sapori e profumi di una zuppa di pesce all’interno di un vasetto di vetro? E’ possibile creare una ricetta finita e completa servendosi dell’antica tecnica utilizzata dalle nostre nonne per fare le conserve di pomodoro? La risposta è si. Anzi, il progetto esiste già e ha un nome, “Gurmé” ed è firmato da tre chef del territorio: Carmelo Floridia, Innocenzo Pluchino e Stefano Alfano. Attivo già dal 2013, la “Butiq” ha sede a Modica, dove è possibile degustare piatti ricercati e raffinati all’interno di un comune e semplice vasetto. Carmelo Floridia, infatti, spiega: “Il progetto Gurmé Vasocottura ripropone in chiave moderna l’antichissima tecnica delle conserve di pomodoro che si tramanda di famiglia in famiglia”. La tecnica utilizzata, dunque, permette innanzitutto due cose: la conservazione dei sapori, dei profumi e dei colori originari degli alimenti e la pastorizzazione degli stessi grazie al sottovuoto.

Ci spiega esattamente in che cosa consiste questa tecnica?
“Il prodotto, prima di essere cucinato, è sottovuoto. Questo permette agli alimenti, grazie all’assenza di ossigeno, di conservarsi in sicurezza. All’interno del vasetto si crea uno sbalzo di pressione che permette di cucinarlo a temperature più basse rispetto alla norma. Nel frattempo, grazie a questo sbalzo, il prodotto si pastorizza. Inoltre, rimangono intatti i profumi, gli aromi, i colori e i sapori, anche perché questa tecnica permette di cucinare con davvero pochissimo sale”.

E’ possibile cucinare tutto con questa tecnica?
“Si. Dal riso, alla zuppa di pesce. Praticamente tutto”.

Quando è iniziata questa avventura?
“Nel 2013 ho partecipato al concorso che si tiene a Milano “Miglior Chef in vuoto” e l’ho vinto, in maniera del tutto inaspettata. Possiamo dire, in un certo senso, che è partito tutto quasi per scherzo, ma la svolta è arrivata in quell’occasione in quanto abbiamo deciso di approfondire la tecnica del sottovuoto”.

Qual è l’obiettivo fondamentale del vostro progetto?
“Il nostro obiettivo non è tanto quello di far conoscere questa tecnica, ma piuttosto quello di riuscire a portare fuori dai confini dell’Italia il prodotto siciliano finito, mantenendo uno standard altissimo, con prodotti di qualità”.

https://www.ragusanews.com/immagini_banner/1745512808-3-hyundai.gif

Ci parli, ad esempio, della sua ricetta del Cous Cous di pesce. 
“La vera protagonista di questa ricetta è la zuppa di pesce. La semola, infatti, una volta “incocciata”, viene chiusa ermeticamente insieme al brodo e poi cotto. La zuppa, invece, viene preparata con pesce di giornata: scorfano o gallinella non mancano mai. Di solito aggiungiamo polpo, seppie, calamari e qualche scampo. Il pesce, ovviamente, viene sfilettato accuratamente e tagliato a bocconcini. Poi si aggiungono capperi e pomodori pelati a mano, pochissimo sale e olio. Una volta sigillato il vasetto, la cottura avviene in forno per circa 8 minuti”.


© Riproduzione riservata