Attualità Ragusa

Susan Sarandon a Ibla. A gustare un gelato

E a visitare il barocco

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Ragusa - “Ragusollywood”, ovvero Ragusa e Hollywood almeno per un giorno. La notissima attrice e premio Oscar, Susan Sarandon è stata ieri in città. Una visita che lei stessa ha involontariamente annunciato, dicendosi emozionata di essere tornata in questi giorni in Sicilia, appena la sera precedente ospite e al tempo stesso protagonista del Taormina Film Festival. La notissima attrice, che tra l’altro ha origini ragusane e che con molta umiltà e grande cuore ha accettato di ricevere dieci anni fa il premio “Ragusani nel mondo”, ha infatti deciso di farsi accompagnare a Ragusa per rivedere i luoghi dei propri avi e incontrare i lontani cugini che vivono in città. Poco dopo le 13 è arrivata a Ragusa Ibla, nella centralissima piazza Duomo, per riabbracciare i lontani parenti e per passeggiare nelle vie storiche del quartiere barocco patrimonio dell’Umanità. A quell’ora c’erano tanti turisti stranieri e con il suo cappellino e la sua mise elegante ma senza alcun eccesso, si è facilmente mischiata tra le vie del centro storico. Ma sono bastati pochi minuti e un rapido passaparola per attirare l’attenzione dei fan, con foto e richieste di autografi. Rifugio temporaneo in una nota gelateria di piazza Duomo dove l’attrice ha voluto assaggiare il gelato artigianale siciliano, rimanendole colpita. Ha assaggiato molti gusti ma ha poi scelto maya speziato, mandorle e il particolare gelato all’olio d’oliva. “E’ uno dei gelati più strepitosi che abbia mai assaggiato in vita mia – dice soddisfatta e raggiante appena uscita dalla gelateria dove Marco e Adriana le hanno offerto un bis – Sono tornata a Ragusa e a Ibla, volevo vedere la mia famiglia e vedere anche
questi luoghi, la casa di mio nonno, la città che ho trovato molto bella. Purtroppo ho poco tempo per farlo ma la cosa veramente importante era ritrovare i parenti per qualche ora, valeva questo spostamento da Taormina”. E oltre il gelato, la Sarandon deve essere rimasta colpita dal cioccolato di Modica. Dopo averlo acquistato proprio nei giorni scorsi in una fugace visita nella città della Contea, anche ieri ha voluto “rifornirsi” scegliendo i gusti al peperoncino, al sale e alla cannella. Per la Sarandon dunque non poteva mancare una visita ad Ibla, l’incontro con i parenti, il gelato siciliano e poi via di corsa dopo aver appagato la voglia di rivedere i luoghi di origine del nonno materno, Giuseppe Criscione, ragusanissimo, nato a Ragusa nel 1091 e partito verso gli States su un piroscafo nel 1916. La scoperta della sua origine ragusana si deve a Giovanni Criscione, giovane letterato ragusano che, alle prese con la ricostruzione dell’albero genealogico della famiglia, scopre d’incanto che un ramo si era trasferito a New York, e da li a seguire l’illustre progenie, da tempo una delle star del cinema americano. Fu proprio Giovanni che andò a bussare al cancello della villa della Sarandon ad Hollywood e, dopo che gli fu aperto, le disse: “Ciao, sono tuo cugino”. La Sarandon
rimase colpita e approfondì anche lei la storia, risalendo insieme alle origini ragusane. Dieci anni fa non fu facile portarla a Ragusa, ma con l’impegno di tanti, dalle istituzioni all’associazione Ragusani nel Mondo, e grazie alla tenacia del cugino, si riuscì in un’impresa che appariva ai limiti del possibile quando l’idea di darle il premio Ragusani nel Mondo fece capolino. Ebbene, modestia e umiltà, consentirono a chi aveva ricevuto tanti premi durante la carriera e perfino l’Oscar, di fare tanti chilometri
per ritirare anche questo premio che in fondo arrivava da “casa”. “E l’interesse dei media, dell’opinione pubblica e degli appassionati della manifestazione fu totale in quella occasione – racconta Sebastiano D’Angelo dell’associazione Ragusani nel Mondo che anche ieri l’ha incontrata per portare il saluto della comunità e regalare anche il catalogo del premio – Per giorni non si parlò d’altro a Ragusa e dintorni, di quella sua presenza che lasciò in quanti ebbero modo di vederla sul palco e fuori, una scia di ammirazione e di fascino. Il 13 giugno, a distanza di 10 anni, Susan ha deciso di riapparire per una breve visita privata a Ragusa, circondata dall’affetto dei lontani cugini e con la voglia di rendere omaggio sia alla tomba dei progenitori che alla casa natia del nonno, ubicata in centro storico. E magari, in una prossima occasione, potrà tornare, se lo vorrà, anche al premio Ragusani nel Mondo, magari investe di madrina d’onore. Mai dire mai nella vita”. Sorridente, ha passeggiato lungo il corso principale e ha poi incontrato i fans, non si è sottratta agli scatti fotografici, ai doni arrivati anche da alcuni negozianti. Sorride ma ha in cuor suo il dolore che in queste ultime ore pervade l’animo degli americani e di tutto il mondo per la strage nel locale gay di Milano. Lei preferisce non parlarne e dice: “Non è il momento, sono con la mia famiglia, sarebbe un discorso troppo lungo”, ma il suo pensiero lo affida ai social contestando la facilità con cui negli States è possibile procurarsi le armi.

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