Scicli - Un lavoro di ricerca lungo sei anni.
"Sale" si intitola l'album di Carlo Muratori, presentato sabato sera a Villa Penna a Scicli, per iniziativa di Alina Catrinoiu.
I greci usavano quattro parole per indicare il mare, il mare salato.
Thalatta: il termine generale. Poi Als, che vuol dire sale e diventa estensivo di mare. Poi Pelagos, che è il mare alto, e infine Pontos, che è il mare da attraversare.
Il sale come vita, purificazione, cura, medicamento.
Un percorso poetico -quello di Muratori - lungo il Risorgimento, la conquista sabauda della Sicilia, grazie ad "Anibardo"-Giuseppe Garibaldi, e poi il racconto della vita della potessa Mariannina Coffa, "chè le donne in Sicilia non devono scrivere, perchè buone solo per fare figli".
Una bella serata, in un contesto intimo e raccolto, concluso con un bis.
"Povera Patria" di Franco Battiato, canzone pubblicata nel 1991, profetica dei fatti del 92.
Tradotta in siciliano da Muratori e dallo stesso Battiato.