Città del Vaticano - Era in ritardo, intrappolato nel traffico di Buenos Aires. L'appuntamento? Col Cardinal Jorge Mario Bergoglio. Padre Pierbattista Pizzaballa arrancava sull'ora fissata dell'incontro. Preso dall'ansia, e dalla paura della brutta figura, piombò nell'Arcivescovado sgommando. Lasciò l'auto di traverso, parcheggiata male, e scorgendo un prete -con un abito talare banalissimo- sullo scalino della austera sede cardinalizia, porgendogli di corsa le chiavi della macchina, lo apostrofò: "Senti, ho fretta, devo incontrare Bergoglio -disse sbottando d'un fiato-. Mi parcheggi la macchina? L'ho lasciata in mezzo, non ho tempo di metterla bene". Pizzaballa nella foga di recuperare il tempo dell'impedimento, non aveva riconosciuto il Cardinale Bergoglio, futuro Papa di Roma. Del resto lo aveva visto solo in foto.
Oggi Pierbattista Pizzaballa è Arcivescovo francescano e amministratore apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme. Con il parcheggiatore Giorgio Mario Bergoglio sono diventati amici. Le vie, ma anche le strade, del Signore sono infinite.