L'ascesa di Matteo Salvini è appena cominciata. Da qualche giorno i sondaggi vedono la lega superare il Movimento 5 Stelle. Ma questi numeri, che allarmano la base del Movimento, sembrano non preoccupare Luigi Di Maio costretto, suo malgrado, a fare i conti con il suo "collega" vicepremier che ha, sicuramente, molto più carisma. Salvini, con la sua politica anti-immigrato, a suon di "prima gli italiani" riesce a convincere una massa di elettorato scontento e che ragiona di pancia.
A gettare acqua sul fuoco ci pensa proprio Salvini che fa sapere di «non credere nei sondaggi. Se sono veri sono contento, ma non cambia nulla. L'importante -dice - è che stiamo lavorando bene».
Luigi Di Maio risponde mostrando sicurezza: «Quello di Salvini è un complesso che non ho - dice il ministro dello Sviluppo Economico - abbiamo stili completamente diversi ma il presidente Conte sa fare la sintesi».
I sondaggi mettono in evidenza come nei primi giorni di governo il partito che ha guadagnato in termini di consensi sia solo la Lega. L’istituto Ixè evidenzia infatti che il Movimento rimane di poco il primo partito ma in calo di 4 punti rispetto alle elezioni del 4 marzo, dal 32,6% al 28,5%. Numeri che parlano chiaro soprattutto se messi a confronto con la performance leghista accreditata al 28% rispetto al 17,4% ottenuto nelle urne appena tre mesi e mezzo fa: quasi 10 punti percentuali in più».
Molti sostengono che il vero obiettivo del ministro dell’Interno sia quello di arrivare all’apice del consenso per poi far saltare il banco e tornare a votare con l’obiettivo di conquistare subito palazzo Chigi. Prova, a detta dei Cinquestelle, sarebbe il legame che il segretario della Lega continua a tenere con Silvio Berlusconi. I due, inatti, continuano ad incontrarsi ad Arcore.