Attualità Scoglitti

Scoglitti: la Soprintendenza vuole tagliare le palme della Capannina

La proprietà è dell'architetto paesaggista Arcangelo Mazza

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/17-07-2018/scoglitti-soprintendenza-vuole-tagliare-palme-capannina-500.jpg Stabilimento balneare La Capannina


Scoglitti - Quelle palme sulla spiaggia devono essere tagliate. La Soprintendenza di Ragusa non ammette deroghe. Ma il proprietario non ci sta. Siamo a Scoglitti, largo Kamarina. Qui, nel 2007, è stata data concessione balneare ad uno stabilimento diventato molto famoso in città: La Capannina, la cui proprietà è dell’architetto paesaggista Arcangelo Mazza, un locale che si trova sul lungomare. Una delle caratteristiche di questo stabilimento, è una fila di palme che, piantumate 10 anni fa, che nel tempo sono cresciute fino a diventare l’orgoglio del proprietario. Da ieri, però, la Soprintenza ha fatto sapere a Mazza che dovrà tagliarle: “Mi opporrò, come prevede la legge, entro 60 giorni a questo provvedimento assurdo e dopo effettuerò anche una denuncia per abuso d’ufficio”, spiega Mazza, raggiunto telefonicamente.

Ma andiamo con ordine. Il progetto approvato nel 2007 prevedeva che lo stabilimento avesse un’area di circa 100 metri quadrati adibita al verde: “Anziché realizzare una macchia verde con oleandri, carrubbi o ulivi, ho preferito spostarmi di circa 20 metri e piantumare una fila di palme, una vegetazione più adeguata ad un lido balneare. Voglio precisare che le palme ricadono in un’area di concessione demaniale, non sono andato a piantumare in un’oasi protetta o in un’area selvaggia”, spiega Mazza e aggiunge: “Questo elemento, insieme al fatto che dovrei sostituire le coperture in PVC con quelle di tela, costituiscono per la Soprintendenza di Ragusa una non conformità al progetto e contrastano con il piano paesaggistico. Ora io mi chiedo, non stiamo mica parlando di abusi edilizi! Le palme sono un elemento decorativo della spiaggia e non era specificato che tipo di area verde avrei dovuto costituire, non era imposto un verde particolare.

Quindi, per quale motivo dovrei rimuoverle?”. Poi, Mazza lancia una provocazione: “Perché allora non vengono rimosse anche quelle della spiaggia di Marina di Ragusa? O del porto di Scoglitti? Perché solo le mie? Io, all’epoca, anziché fare una macchia verde autorizza nella spiaggia, ho preferito piantare un filare di palme”. Ma non sarebbe solo questa la difformità. Arcangelo Mazza, infatti, spiega che dovrebbe sostituire le coperture in PVC con quelle in tela: “In una zona a forti raffiche di vento come la nostra, durerebbero un giorno. Ho avuto il parere positivo dell’ufficio igiene per i teli in PVC e invece dovrei sostituirli con quelli in tela. Ma scherziamo?”.

Ma ciò che lo ha più ferito, sembra essere stata la modalità con cui la Soprintendenza lo ha avvisato: in modo indiretto. “Mi hanno denunciato a 10 enti: Prefettura, Procura, GdF, Capitaneria di porto, Comune di Vittoria, genio civile…ma a me non hanno detto nulla, direttamente. Sono stato trattato peggio di un comune criminale, mi hanno semplicemente segnalato. Secondo loro dovrei immediatamente segare le pale e mettere le tele ma io non intendo farlo. Non rispetterò questa ordinanza e mi opporrò con tutte le mie forze”.


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