Chiaramonte Gulfi – “Per me non è un semplice lavoro. Per me, è passione, è arte. Ancora adesso è così, dopo 17 anni di attività: mi alzo, e non vedo l’ora di mettermi a lavoro per le completare le mie creazioni”.
Marco Gurrieri ha la passione per l’oreficeria nel sangue, sin da quando era bambino. 46 anni, nato a Comiso ma ormai residente a Ragusa da molti anni, ha aperto il suo laboratorio di oreficeria a Chiaramonte Gulfi, nel lontano 2001, scegliendo la cittadina montana come sua città lavorativa. Da sempre attivo nel panorama provinciale, da alcuni anni ha iniziato ad avere importanti riconoscimenti artistici, principalmente a Milano. Partecipa ogni anno ad Homi, proponendo le sue collezioni artigianali, ed sempre più apprezzate da stilisti, modelle e fashion stylist, ma anche da privati cittadini che vogliono avere, fra i loro gioielli, un pezzo unico. Sfilate, eventi, fiere nazionali ed internazionali: le creazioni di Marco Gurrieri sono diventate un punto di riferimento per il mondo della moda. Ma com’è nata questa straordinaria avventura? L'orafo si racconta.
Marco, com’è iniziata la passione per i gioielli?
“In realtà è una tradizione di famiglia: mio fratello faceva l’orafo e quindi, dopo la fine della scuola, mio padre mi ha chiesto se per caso volessi intraprendere anch’io questa professione. Ho iniziato a lavorare come praticante in un orafo a Ragusa ed è così che ho sviluppato questa passione. Mi ricordo che quando lavoravo dall’orafo, da ragazzino, utilizzavo i rottami in argento per fare le mie prime creazioni da regalare a mia mamma e a mia nonna: una fedina, una collanina e una spilla a forma di racchetta, che all’epoca erano di moda. In quel periodo avevo circa 15 anni e ho capito che era quello il lavoro che avrei voluto fare”.
Quando hai iniziato la tua attività in proprio?
“Il 29 aprile 2001 ho aperto il mio laboratorio a Chiaramonte”.
Perché hai scelto Chiaramonte?
“Qui non esisteva un laboratorio di oreficeria. Un orafo è colui che realizza e ripara, eventualmente, dei gioielli che è diverso dalla figura del gioielliere, che è invece colui che vende i gioielli realizzati da altri. Per me è importante non solo soddisfare il cliente, ma anche proporre il mio stile al cliente”.
Hai realizzato tue collezioni?
“Certamente. Ogni anno realizzo delle collezioni personali. Mi confronto con mode e stili diversi, con le tendenze, ma in ogni collezione c’è sicuramente una cosa: una grande parte di me”.
Che tipo di materiali usi per i tuoi gioielli?
“Io sono un tecnico gemmologo incastonatore, ho fatto dei corsi per avere questa qualifica. Utilizzo quindi oro e argento e completo le creazioni con pietre preziose come i diamanti, i rubini o gli smeraldi, pietre semi-preziose e pietre dure. Quando realizzo una mia collezione, il primo gioiello di cui mi occupo è sempre la collana, poi gli orecchini, il bracciale e l’anello. In ogni collezione vi è sempre un gioiello casual, uno elegante e uno da abbinare alla sposa”.
Recentemente ti abbiamo visto ad alcune fiere importantissime, come la Homi di Milano. Com'è nata questa collaborazione con la capitale della moda italiana?
“Si, da tre anni partecipo ad Homi. Con Milano ho un grande rapporto perché ho realizzato una sfilata con uno stilista milanese e da quell’evento ho iniziato ad avere contatti interessanti con il mondo meneghino. Le mie collezioni piacciono molto”.
Hai già in mente una collezione per l’anno prossimo?
“Certo. Si chiamerò Ethnos, ed è ispirata ai popoli. Sarà un insieme di stili, di culture, saranno l’utilizzati materiali e gemme miste. Questa collezione voglio che sia la summa di tutte le altre mie collezioni, che si sono sempre ispirate ai popoli, come Roma, il mio ultimo lavoro. Questa collezione vuole essere un’ideale unione culturale fra i popoli, visto anche il periodo storico che stiamo attualmente vivendo”.
Le tue creazioni che impatto hanno sul grande pubblico?
“Devo dire che in questi ultimi anni molte mie clienti particolarmente affezionate ed esigenti, vogliono indossare le mie creazioni, che io posso anche noleggiare per le occasioni importanti. E di questo, sono davvero molto orgoglioso. Lo sono sempre, quando qualcuno indossa i miei gioielli”