Attualità Ricetta siciliana

Il biancomangiare di mandorle

Gli stampi di terracotta, a forma di pesce



Il Biancomangiare di mandorle é una ricetta semplicissima che racchiude tutto il sapore e il profumo delle mandorle siciliane.
È un dolce al cucchiaio dalla consistenza molto simile al budino, che si prepara con pochissimi ingredienti. É a base di latte di mandorle, zucchero e amido di mais (maizena). Un budino che deve il suo nome all'impiego del colore, prettamente bianco, degli ingredienti con il quale viene preparato: latte, mandorle e zucchero.

Se un tempo con il termine "biancomangiare" si indicava un modo di preparare il cibo, basato sulle presunte virtù del colore bianco, diffuso soprattutto nel periodo della Quaresima, successivamente, il termine Biancomangiare, divenne il dolce al cucchiaio più diffuso della Sicilia Occidentale.

È un dolce diffuso fin dai tempi del Medioevo, presumibilmente importato dagli Arabi, traduzione letterale dall'arabo "biancomangiar" e molto diffuso nella Sicilia Occidentale, specialmente a Modica e a Ragusa. Fu importato e diffuso, a partire dal XII secolo, anche in altri Paesi europei. In Francia, ad esempio, si prepara un dolce molto simile, che prende il nome di blanc manger.

Il biancomangniare, anticamente, veniva servito durante i pranzi, nelle case delle classi superiori. É uno dei dolci al cucchiaio più antichi della pasticceria Siciliana, ed é stato inserito nella lista dei prodotti agroalimentari Italiani (P.A.T) del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.

Oltre che in Francia è diffuso anche in Sardegna, dove si prepara con il latte di capra, e in Valle D'Aosta. In tutta Italia ne esistono diverse varianti. La ricetta ragusana prevede nella preparazione del biancomangiare di mandorle anche l'utilizzo della buccia del limone, della cannella e al posto del comune latte, viene utilizzato il latte di mandorla, che anticamente si preparava in casa. Ottimo servito fresco a fine pasto o cena, il suo sapore é molto delicato e fresco. Da bambina, ho assistito molte volte alla preparazione laboriosa di questo fresco e dolce dessert, laboriosa sì. A casa mia il biancomangiare si preparava con le mandorle provenienti dalla nostra campagna. Una volta raccolte, venivano dapprima schiacciate, poi immerse nell'acqua calda per eliminare la pelle, successivamente venivano pestate e messe in una garza. La garza con le mandorle veniva messa in infusione con dell'acqua, per una nottata intera e solo il giorno dopo, con l'essenza ottenuta dalle mandorle strizzate, ottenuto il latte di mandorla casalingo, la mia nonna preparava il bianco mangiare. Lei lo aromatizzava con la buccia di limone non trattato, me lo preparava spesso per merenda, soprattutto in estate e a volte univa al budino anche dei savoiardi. Lei utilizzava per il biancomangiare degli stampi di terracotta, gli stessi che utilizzava per la marmellata di mele cotogne. Una in particolare attirava la mia attenzione, aveva la forma di pesce. La stessa che utilizzo ancora io. Oggi giorno, il biancomangiare di mandorle si prepara più facilmente con il latte di mandorla o il panetto di pasta di pasta di mandorle che si trovano nei supermercati o nelle pasticcerie. La ricetta di oggi é la mia ricetta di famiglia del biancomangiare di mandorle. Vediamo come procedere :

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