Città del Vaticano - Il 1978 fu l'anno dei tre Papi. L'anno della morte di Paolo VI, un gigante della Chiesa, un Papa anticiclico, costretto a governare e a interpretare l'evoluzione, tumultuosa, del suo tempo. E fu l'anno di Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II.
Due Portefici che resero plasticamente il senso dell'adagio "chi entra Papa in conclave, ne esce Cardinale". Nel primo Conclave del 1978, iniziato il 25 agosto del 1978, i Cardinali boccheggiavano già all'idea di doversi rinchiudere, in un caldo infernale, dentro la Cappella Sistina, dopo la pronuncia dell'extra omnes con cui si sarebbero chiusi cum clavis.
Mancava l'acqua corrente, i bagni erano comuni a tutti i Cardinali, 111 uomini anziani. Il decano del Conclave, il cardinale di Genova Giuseppe Siri, aveva vissuto l'esperienza già due volte, in occasione dell'elezione di Giovanni XXIII e di Paolo VI. Siri era diventato cardinale ad appena 47 anni ed era persona intelligentissima.
Portò con se mezza bottiglia di Cognac. Alla guardia svizzera che lo bloccò all'ingresso della Sistina, con un imbarazzatissimo: "Ma Eminenza...!", rispose: "Stia tranquillo. Non è per me. Ma per l’eletto. L’ho fatto nei due precedenti conclavi ed è servito, mi creda".