Modica - "Morto un Papa se ne fa sempre un altro ma ciò non vale per chi è caro agli Dei cui spetta di decidere chi è inimitabile, insostituibile e unico.
Morto Perracchio, infatti, non ce ne sono stati altri.
Altri che come lui, lasciando un’avviata scuola guida a Modica, trovavano l’arte in un camerino al Piccolo, a Milano, o nelle scuole di Ragusa dove lui, accendendo di bellezza i ragazzi, leggeva i Cantos di Ezra Pound.
Morto Perracchio, però, a Modica – proprio nel suo paese – tolgano l’intestazione “Garibaldi” al teatro. Si chiama “Perracchio”, quel palcoscenico: sbrigatevi".
Così Pietrangelo Buttafuoco su Il Fatto Quotidiano, in edicola il 25 febbraio. Lo scrittore siciliano propone che il teatro di Modica, città natale di Perracchio, sia intitolato all'attore scomparso nel luglio del 2017.
"Chiama tutti, il Commissario, e davvero, per dirla con Vitti ‘na Crozza, morte gli risponde. (...). Il commissario e i suoi uomini addentano la scorza dei cannoli – i dolci di cui era ghiotto il dottore Pasquano – ed è il coro dei lirici tragici che computa le parole del rito funebre: il consolo, appunto. Parole masticate nell’impasto di refrigerio con cui ciascuno destina per sé e negli altri, la luce e il lutto".
