La dieta delle materie prime

Con la paleo dieta dimagrisci fino a tre Kg in 15 giorni

E' bene fare attenzione alle varianti della dieta paleo e scegliere quelle non troppo focalizzate sulle sole proteine animali

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/29-04-2019/con-la-paleo-dieta-dimagrisci-fino-a-tre-kg-in-15-giorni-500.jpg La paleo dieta


Per paleo dieta si intende un regime alimentare che ricalca le abitudini dei nostri più lontani antenati, cioè degli uomini primitivi che avevano un più largo accesso a fonti vegetali e a proteine animali di qualità rispetto a quello che propongono oggi i moderni supermercati. Anche se è difficile stabilire con certezza come mangiassero gli uomini primitivi è ovvio presumere che non trasformassero i loro cibi ma li consumassero così come la natura li offriva loro, ecco quindi che la moderna paleo dieta indica tra gli alimenti da consumare solo materie prime vegetali e animali non trasformate.

Perché la paleo dieta fa bene all’intestino
La paleo dieta viene oggi indicata a tutti coloro che soffrono di malattie croniche intestinali perché questo regime alimentare, in tutte le sue varianti, sconsiglia il consumo di alimenti come cereali lavorati, zuccheri raffinati, latticini e tutto ciò che viene trasformato o raffinato prima del consumo e che nell’intestino va incontro a fermentazione causando spesso gonfiori e ristagni. Essenzialmente si tratta di alimenti quanto più integri e crudi possibile. In breve, paleo dieta vuol dire quindi: sì ai vegetali di tutti i tipi, no a latticini, cereali e, più in generale, a tutti gli alimenti trasformati come zucchero, merendine, salumi e cibi pronti. Sì anche a carne e pesce, ma pochi. La dieta ha le sue varianti visto che durante il paleolitico l’uomo che viveva in aree tropicali mangiava più verdure di chi era nel Nord Europa e fondava la propria alimentazione soprattutto sulla cacciagione e la pesca. In ogni caso, semi, frutta, verdure e tuberi erano più presenti di oggi.

Perché la paleo dieta fa perdere peso velocemente
La paleo dieta così come oggi è codificata è stata teorizzata dal nutrizionista americano Loren Cordain, appassionato di alimentazione dell’era paleolitica. Secondo i suoi studi gli uomini dell’età della pietra vivevano sostanzialmente di caccia e pesca, non praticavano né agricoltura né allevamento e si nutrivano solo di carne, bacche, frutta e verdura, ovvero di ciò che riuscivano a procurarsi nel corso della giornata di caccia e raccolta nei campi non coltivati. La critica che viene comunemente mossa a questo tipo di dieta è il fatto di essere spesso iperproteica, cioè troppo centrata sul tema “caccia e pesca” e per questo andrebbe seguito solo per brevi periodi tempo e comunque affidandosi sempre ai consigli di un nutrizionista. Eliminando tutti i cibi trasformati con il loro contenuto di zuccheri, grassi aggiunti e amidi il dimagrimento è veloce e assicurato ed è provato che si riesca a dimagrire fino a tre chili in 15 giorni. Ma il fegato lavora di più e, se si eccede con le proteine, potrebbero crearsi accumuli tossici. Per questo è bene fare attenzione alle varianti della dieta paleo e scegliere quelle non troppo focalizzate sulle sole proteine animali.

Cosa mangiare e cosa no
La dieta paleo, in sintesi, consiglia di consumare quindi: carne, pesce, crostacei e molluschi, frutta e verdura di stagione, semi, bacche, radici e miele. Sconsiglia invece di consumare cereali, latte e latticini, sale, zucchero, olio, burro, legumi, cibi lavorati o confezionati, birra e alcolici in genere.

Un esempio di dieta settimanale
Lunedì
A colazione uova sode e mandorle, a pranzo una fettina di manzo ai ferri e insalata verde, a cena pesce con contorno di verdure.
Martedì
A colazione: salmone affumicato, a pranzo petto di pollo ai ferri e insalata, a cena spezzatino di carne con verdure crude.
Mercoledì
A colazione fesa di tacchino e noci, a pranzo: insalata di gamberi e lattuga, a cena pesce alla griglia e verdure di stagione.
Giovedì
A colazione prosciutto crudo e macedonia di frutat di stagione, a pranzo omelette con insalata e pomodori, a cena pollo arrosto con verdure grigliate.
Venerdì
A colazione noci e frutta fresca, a pranzo fettina di vitello con funghi, a cena zuppa di verdure.
Sabato e domenica un menu a scelta tar quelli proposti durante la settimana

Gli studi che spiegano la logica della paleo dieta
Uno studio pubblicato su Nature Communications, relativo alle abitudini alimentari degli Hadza, una ristretta comunità della Tanzania che vive in condizioni simili a quelle dell’uomo del paleolitico, conferma come gli uomini si dedichino alla caccia, le donne al raccolto e tutti si muovono molto. Assenza di vita sedentaria e di allevamenti hanno una enorme influenza sulla dieta. Gli Hadza mangiano soprattutto cacciagione, miele, tuberi, bacche, semi e frutti del baobab e oltre il 70% dell’introito energetico derivava da vegetali. Analizzando la composizione microbica dell’intestino degli Hadza, i ricercatori hanno rilevato un microbiota (cioè la composizione di microrganismi che popolano l’intestino) diverso dal nostro perché contiene batteri del genere treponema che hanno un ruolo nella degradazione delle fibre vegetali più abbondanti nella dieta degli Hadza.


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