In caso di diabete è obiettivo fondamentale da parte del paziente riuscire a tenere sotto controllo la glicemia. La glicemia non misura altro che la concentrazione di glucosio (zucchero) nel sangue. Si tratta di uno zucchero semplice che deriva soprattutto dalla digestione di carboidrati che introduciamo con l'alimentazione. Pertanto se vi è diagnosi di diabete, seguire una determinata dieta diventa fondamentale per gestirlo al meglio.
Tuttavia è importante specificare che non esistono alimenti che di per sè siano in grado di diminuire i livelli della glicemia, piuttosto vi sono alcuni cibi che hanno un basso indice glicemico e che pertanto risultano consigliati in caso di diabete. Sono alimenti che quindi possono evitare che si verifichino picchi gliemici nel sangue. Per questi motivi possono risultare indicati in caso di glicemia alta.
Tuttavia anche in questo caso è d'obbligo la premessa, a maggiore ragione quando dobbiano affrontare una patologia, che vanno evitati i rimedi fai da te o i consigli di amici e familiari, perché l'unica figura che può consigliarci per il meglio è quella del medico curante o di un professionista del settore, ovvero un nutrizionista o un dietologo.
1) Cereali integrali possono aiutarci a regolare la glicemia, in quanto ci danno un buon apporto di fibre e sostanze nutritive che possono aiutarci a tenere sotto controllo la glicemia. Stando uno studio condotto dalla The American Journaal of Clinival Nutrition, i tassi di insulina a digiuno risultano inferiori del 10% dopo il consumo di questo tipo di cerali. In particolare una ricerca ancora più recente ha messo in evidenza il meccanismo tramite cui i cereali integrali proteggono dal diabete. Lo studio condotto dall'International Agency for Research on Cancer (Iarc) di Lione e dell'Università della Finlandia Orientale ha evidenziato che il consumo di pane integrale e segale produce una notevole diminuzione nel sangue della concentrazione della serotonina. I cereali integrali hanno questo effetto protettivo dal diabete proprio perchè riducono i livelli della serotonina nell'intestino. Secondo i ricercatori, le fibre contenute nei cereali sarebbero in grado di inibire la produzione di serotonina da parte dell'intestino modificando la composizione della flora batterica intestinale.
2) Mandorle e frutta secca in generale, sono utili a diminuire gli aumenti di zucchero nel sangue dopo i pasti e possono prevenire il diabete. Vari studi ne confermano gli effetti positivi se assunte nell'ambito di un regime dietetico sano. Secondo uno studio, le persone che consumavano 60 grammi di mandorle al giorno avevano livelli più bassi di glucosio e insulina a riposo. In particolare possiedono pochi carboidrati ma sono ricche di grassi, fibre e proteine.
3) Avocado. La presenza di grassi buoni potrebbe aiutare a diminuire i rischi di sindrome metabolica. In particolare ad avere effetto sul livello degli zuccheri nel sangue sarebbero gli acidi grassi polinsaturi (PUFA) e gli acidi grassi monoinsaturi (MUFA). Oltre a ciò questo frutto presenta anche un indice glicemico basso.
4) Aceto di mele. Venti grammi di aceto di mele in 40 grammi di acqua prima di mangiare aiutano a diminuire il picco di zucchero nel sangue. In ogni caso non va superata la dose giornaliera di due cucchiai di aceto. In particolare l'aceto di mele contiene sostanze, tra cui l'acido acetico, che sono in grado di bloccare la digestione degli zuccheri e degli amidi.
5) Verdure a foglie verdi. Oltre che essere ricche di fibre, contengono anche la vitamina A e il magnesio che possono aiutare nel ridurre la glicemia. In particolare queste sono le verdure a foglia verde che non dovrebbero mai difettare sulla nostra tavola: lattuga, cavoli, cime di rapa, spinaci, bietola, cavolo. Consumare quotidianamente nella dieta 2 o 3 una porzioni giorni di verdura si associa a una diminuzione del 14% del rischio di svluppare il diabete di tipo 2. Inoltre tutte le verdure a foglia verde presentano un indice glicemico basso.
6) Salmone. E' vero che si tratta di un pesce considerato grasso, ma contiene acidi grassi buoni ovvero acidi grasso omega-3, che prevengono le malattie cardiovascolari. In particolare questi acidi grassi poli e monoinsaturi riducono il rischio di diabete di tipo 2.
7) Anche l'olio di oliva, costituente fondamentale della dieta mediterranea, può considerarsi un alleato contro il diabete. L'olio di oliva in particolare sarebbe in grado di diminuire i livelli di glucosio nella fase post-prandiale, ovvero dopo pranzo. In particolare uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Sapienza guidati da Francesco Violi e pubblicata sul British Journal Clinical Pharmacology, ha dimostrato che responsabile di questo effetto benefico sarebbe la oleuropeina. Pertanto lo studio potrebbe aprire nuove prospettive per contrastare il diabete anche tramite l'impiego di sostanze naturali.