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Dieta del digiuno intermittente 16/8

Durante il digiuno intermittente, creiamo le condizioni perfette per far sì che il nostro metabolismo non usi più i carboidrati come fronte energetica primaria, ma i grassi

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/28-08-2019/dieta-digiuno-intermittente-168-500.jpg Dieta del digiuno intermittente 16/8


Si tratta dell’ultima novità in fatto di diete, il cosiddetto “digiuno ad intermittenza” è uno tra i metodi più in voga, e promette una perdita di peso repentina quanto efficace. Il digiuno è una pratica molto antica, spesso eseguita per motivi religiosi o culturali, ma l’idea di digiunare per dimagrire ha sempre catturato l’attenzione di coloro che cercano una soluzione semplice e veloce per perdere qualche chilo di troppo. Oggigiorno, in molti utilizzano questo metodo, ma in maniera molto diversa, modernizzandolo e rendendolo più agevole per la vita di tutti i giorni. Tra quelle più popolari, troviamo la dieta del digiuno 16/8. La maggior parte delle persone che l’hanno provata assicurano che sia semplice da seguire, vantaggiosa e un modo sopportabile di perdere peso e migliorare la salute generale. Digiunare ad intermittenza, se fatto bene e con cognizione di causa, può portare grossi benefici, tra cui ovviamente la perdita di peso in eccesso. L’intento di questo articolo è quello di assicurarsi che siate a conoscenza di tutto ciò che c’è da sapere sulla dieta del digiuno 16/8, ma soprattutto che vi aiuti a valutare se fa per voi o meno.

Che cos’è la dieta del digiuno intermittente 16/8?
Anzitutto facciamo chiarezza: il digiuno equivale ad affamarsi? Assolutamente no, la differenza cruciale sta nel fattore “controllo” che avete sull’appetito: la seconda opzione, quella dell’affamarsi, implica un’assenza involontaria e prolungata di cibo, che porta inevitabilmente alla morte. Il digiuno, invece, è un’assenza di alimenti controllata, per motivi spirituali o di salute. È condotta da persone assolutamente in salute, non in sottopeso, ma che abbiano quindi riserve di grasso da cui poter attingere per poter dare l’energia necessaria all’organismo. Il digiuno intermittente non dovrebbe essere causa di sofferenza, né tantomeno di morte.

Il metodo 16/8, come già precisato, si pone come novità. Questo tipo di dieta implica l’abbandono dei tradizionali cinque pasti quotidiani e li limita soltanto a tre, possibilmente associati ad una sessione di attività fisica, il tutto in un periodo di tempo che equivale ad 8 ore e, per le restanti 16, la regola prevede astinenza totale dal cibo. La ciclicità di questa dieta può essere ripetuta frequentemente, in base alle proprie esigenze e preferenze personali – per esempio da una sola volta a settimana a tutti i giorni, sempre con supervisione medica. Durante gli ultimi anni, metodo 16/8 ha spopolato e continua tuttora ad accrescere la sua popolarità. Se le diete comuni spesso mettono dei paletti su cosa mangiare o meno, il digiuno intermittente non vieta quasi nessun tipo di alimento, e pare che possa migliorare i livelli di zucchero nel sangue e migliorare le funzioni celebrali.

Come funziona il metodo 16/8
La vita è una questione di equilibri, e lo stesso vale per il cibo e la sua correlazione con il digiuno intermittente. Quando mangiamo, l’energia derivante dagli alimenti può essere immediatamente usata dal nostro corpo, ma essa viene in parte “conservata” per essere usata in un altro momento. Durante il digiuno intermittente, creiamo le condizioni perfette per far sì che il nostro metabolismo non usi più i carboidrati come fronte energetica primaria, ma i grassi. In questo caso, l’insulina ne facilita la combustione, e il glucagone, ossia l’ormone che controlla i livelli di glucosio nel sangue, aumenta, così come aumentano IFG-1 e testosterone, accelerando così il metabolismo. I livelli di grelina, l’ormone della fame, si stabilizzano e quindi si prova un senso di sazietà. Il digiuno, poi, viene registrato dal sistema nervoso come un momento di stress, causando l’aumento di adrenalina e di noradrenalina, sostanze che aumentano il dispendio energetico a riposo. In sostanza, il digiuno intermittente permette al nostro corpo di usare l’energia immagazzinata per essere usata in un secondo momento, e dopotutto è proprio lì per essere utilizzata. La cosa importante da capire è che, se fatta per bene, non c’è nulla di male nella dieta del digiuno intermittente.

Come cominciare la dieta del digiuno
Una dieta come questa è molto facile da seguire, per giunta salutare e sicura. Per cominciare, bisogna scegliere in quale momento della giornata preferite mangiare e in quale digiunare. Spesso la maggior parte delle persone preferisce dall’una di pomeriggio alle venti, in modo da restare a digiuno durante la notte e saltare la colazione, ma comunque pranzare e cenare in maniera bilanciata, assieme a qualche snack durante la giornata. Altri preferiscono mangiare dalle nove del mattino alle cinque del pomeriggio, tempo che permette di fare una colazione salutare e un pranzo altrettanto gustoso, con qualche snack o una cena leggerissima prima del periodo di digiuno. Potete sempre sperimentare e decidere in base alle vostre esigenze. Indipendentemente da quando e cosa decidete di mangiare, si raccomanda di fare diversi pasti e piccoli snack e di distanziarli equamente durante la giornata in modo da stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue e tenerli quindi sotto controllo. Inoltre, per massimizzare i potenziali benefici di questo tipo di regime, è importante cibarsi di alimenti nutrienti durante tutto il periodo della dieta. Provate a bilanciare ogni pasto con le seguenti varietà di cibi:
Frutta: Mele, banana, arance, pesce, pere, ecc.
Verdura: Broccoli, cavolfiore, verdure a foglie verdi, pomodori, zucchine, ecc.
Cereali integrali: Quinoa, riso, avena, orzo, grano saraceno, ecc.
Grassi buoni: Olio extra-vergine d’oliva, avocado, olio di cocco, ecc.
Fonti proteiche: Carne, pollame, pesce, legumi, uova, noci, ecc.
Anche determinate bevande possono essere d’aiuto, ad esempio, Caffè, tè verde e tè nero, integratori multivitaminici, acqua e stimolanti, come la caffeina, possono potenziare gli effetti del digiuno e controllare il vostro appetito mobilitando le scorte di glucosio e acidi grassi, tenendovi idratati allo stesso tempo. D’altro canto, è bene sapere che esagerare col cibo non farà altro che eliminare gli effetti positivi associati al metodo 16/8, anzi, potrebbe anche finire per farvi più male che bene.

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Benefici della dieta del digiuno intermittente 16/8
Questa dieta è considerata molto flessibile, se messa in correlazione ad altre molto più ortodosse. In termini di salute, il metodo 16/8 è stato associato ad una lista di svariati benefici, tra cui:
Perdita di peso migliorata: non solo diminuire l’apporto di cibo giornaliero aiuta ad eliminare calorie in eccesso, ma alcuni studi dimostrano che digiunare possa migliorare il metabolismo e velocizzare la perdita di peso.
Controllo dei livelli di zucchero nel sangue: Sembra che digiunare ad intermittenza sia un metodo efficace per ridurre I livelli di insulina fino al 31%, oltre a diminuire i livelli di zucchero nel sangue del 3–6%, il che diminuisce il potenziale rischio di diabete.

La dieta del digiuno è adatta a tutti?
Le limitazioni riguardano ovviamente le donne in gravidanza o in allattamento, o per chi ha qualche tipo di patologia conclamata. Soprattutto, però, questo regime alimentare è altamente sconsigliato a coloro che soffrono o hanno sofferto di disturbi del comportamento alimentare. Il rischio è quello promuovere una certa diseducazione, non solo per i tempi, ma anche per le giuste dosi di nutrienti da assumere. Questo tipo di dieta, infatti, non dovrebbe essere vista come una valida sostituzione ad una dieta bilanciata e ricca di nutrimenti, senza menzionare che si può essere in salute e raggiungere il peso desiderato anche senza digiunare ad intermittenza, se per voi non funziona come alternativa. Sempre da tenere a mente, è il fatto di consultare un medico prima di scegliere di seguire qualsiasi tipo di dieta.

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