La dieta pescetariana nasce per così dire da una costola di quella dei vegetariani, che per motivi di salute hanno scelto di aggiungere al proprio regime dietetico il pesce di mare o di acqua dolce per non dover ricorrere a soluzioni esterne, ad esempio agli integratori. Da un punto di vista linguistico il termine pescetariano deriva dall'inglese pescatarian. Se ne attesta l'uso già a partire dai primi anni 90'. La dieta pescetariana ha acquisito una propria autonomia rispetto a quella vegetariana, tanto che nel 2005 a Manchester è stata fondata la Pescetarian Societry, allo scopo eminente di sostenere lo stile di vita dei pescetariani. Sostanzialmente è quindi possibile definirla come una dieta vegetariana che include anche il pesce e altri cibi provenienti dal mare.
Pescetariani: cosa mangiano?
Si tratta di un regime alimentare sicuramente più completo rispetto a quello seguito dai vegetariani e dai vegani. I pescetariani infatti, oltre che nutrirsi con pesci e crostacei e molluschi, includono nel menù della dieta anche i prodotti di chiara derivazione animale, quali il latte, le uova, il formaggio e il miele. Tuttavia mantengono elementi comuni con i vegetariani, in quanto non mangiano carne di animali di terra. La frutta fresca, frutta secca, verdura, cereali rappresentano invece il punto di contatto che unisce le diete vegetariane vegane e pescetariane. Insomma è un regime alimentare più composito e variegato rispetto agli altri due.
Dietà pescetariana: menù di esempio
E' possibile assumere alimenti di derivazione animale, per cui la colazione può comprendere una tazza di latte o di tè insieme biscotti, cereali o fette biscottate.
Per gli spuntini, sia mattutini che pomeridiani, si può ricorrere alla frutta da consumare ad esempio mediante centrifugati o macedonia.
Il pranzo dà un'ampia opportunità di scelta: si può mangiare la pasta o il risotto condita con salse, legumi ma anche frutti di mare. Per secondo si possono mangiare vari tipi di verdure a seconda dei gusti, ad esempio insalata mista, broccoli, spinaci.
La cena sarà l'occasione per consumare un pasto ricco di proteine. Via libera quindi ad alici, acciughe e sardine. Oppure a qualche piatto un po' più elaborato, ad esempio una insalata di polpo accompagnata da pomodori e patate da condire con un filo di olio extra vergine di oliva. Si tratta soltanto di un esempio, per cui potete sbizzarrirvi a vostro piacimento.
Ma quali sono i pro e i contro di questa dieta?
La dieta dei pescetariani, rispetto a quella vegetariana, ha il vantaggio di non eliminare le proteine di origine animale. Da un punto di vista nutrizionale il pesce è un alimento ricco di acidi grassi omega 3, che fanno bene alla salute cardiovascolare e possono diminuire i sintomi della artrite reumatoide. Andranno esclusi i pesci che presentano livelli più elevati di mercurio, ad esempio tonno cernia e pesce spada. Da preferire in questo senso il consumo di merluzzo, sardine, trote, sgombro e acciughe. Nella dieta pescatoria si sopperisce alla mancanza della carne che contiene la vitamina B12, molto importante per mantenere il sistema nervoso sano, assumendola tramite uova, latte, latticini e crostacei.