La tiroide svolge un’importante funzione nel nostro organismo, producendo l’ormone che regola il metabolismo osseo, glucidico e lipidico. Un eccesso (ipertiroidismo) oppure una diminuzione (ipotiroidismo) di questo ormone provocano degli squilibri che possono avere conseguenze molto gravi sulla nostra salute.
Sempre più persone soffrono di problemi legati alla tiroide, in particolar modo dovuto al suo cattivo funzionamento, in tal caso si parla di ipotiroidismo o ipertiroidismo.
Ipotiroidismo e Carenza di Iodio
Le severe carenze alimentari di iodio sono una delle più comuni cause d'origine dell'ipotiroidismo. Solitamente a causare le malattie della tiroide è una carenza di iodio. Esso si assume esclusivamente tramite l’alimentazione, che dovrebbe essere ricca di questo micronutriente. La dieta dunque può aiutarci a tenere sotto controllo il peso e a sentirci meglio se soffriamo di patologie della tiroide.
L’ipertiroidismo si manifesta nel momento in cui nel sangue fluiscono in modo eccessivo gli ormoni della tiroide. Tra le cause di tale patologia riscontriamo l’adenoma tossico, il gozzo e il morbo di Basedow-Graves. Tra i sintomi più comuni troviamo l’iperattività, la depressione, il dimagrimento, l’indebolimento e la pelle ingiallita.
L’ipotiroidismo è molto più frequente dell’ipertiroidismo. In questo caso si manifesta con una tiroide stanca del lento funzionamento del metabolismo con conseguenze sul nostro fisico.
L’ipotiroidismo si cura anche a tavola: un’alimentazione sana e corretta aiuta la terapia e ne migliora i sintomi.
Quando si soffre di ipotiroidismo il metabolismo infatti rallenta.
Chi è affetto da ipotiroidismo ha una maggiore tendenza ad ingrassare. Per evitare di mettere su molti chili, difficili poi da smaltire, dovete scegliere i cibi giusti.
La salute vien mangiando: dieta e ipotiroidismo
Mangiare alimenti sani è la prima regola per mantenersi in buona forma fisica, soprattutto per chi è affetto da ipotiroidismo.
In alcuni casi i cibi che ingeriamo possono per esempio interagire con i farmaci utilizzati per la terapia, modificandone l'efficacia.
Se si soffre di ipotiroidismo, meglio evitare alcuni alimenti, come:
la soia, che interferisce con l'assorbimento della levotiroxina
alghe essiccate, nonostante siano una fonte di iodio, possono ostacolare il corretto funzionamento della tiroide
caffè, che blocca l'assorbimento della levotiroxina
alcolici, che possono alterare la produzione e l'azione degli ormoni tiroidei, inclusi quelli assunti mediante la terapia.
Indubbiamente scegliere una dieta adeguata alle proprie esigenze non è impresa facile. La cosa migliore, quindi, è consultarsi con il proprio medico o con un nutrizionista.
Iodio e tiroide
La corretta funzione della ghiandola tiroidea è garantita da un adeguato apporto di iodio attraverso l'alimentazione. Questo minerale viene assorbito dalla tiroide sotto forma di ioduro, per essere poi combinato chimicamente con l’aminoacido tiroxina e utilizzato per la sintesi degli ormoni tiroidei.
Presente nel nostro organismo in quantità di 15-20 mg, secondo il Ministero della salute l’apporto giornaliero necessario di iodio è stimato in 150 μg al giorno.
La presenza di questo elemento nei cibi è molto variabile e spesso troppo scarsa rispetto ai fabbisogni umani. Per questo motivo, è utile portare in tavola (con moderazione) il sale iodato, ormai molto diffuso nei supermercati. Attenzione, però: se si soffre di patologie tiroidee conclamate, l'aggiunta di iodio può peggiorare il disturbo, perché rischia di stimolare eccessivamente la tiroide.
Alimenti sì:
Puntate su alimenti che contengono molto iodio, molluschi e il pesce, accompagnati da verdure che stimolano la diuresi e migliorano il transito intestinale.
Un’ottima fonte di iodio sono i legumi come le lenticchie, la frutta secca come le noci, i pistacchi, le nocciole, il cocco, le mele, l’ananas e il mango, che vi consentiranno di raggiungere il fabbisogno giornaliero per questa sostanza, pari a 150 microgrammi
Selenio
Un altro componente indispensabile per mantenere la tiroide in buona salute è il selenio. Per i pazienti affetti da ipotiroidismo il medico potrebbe consigliare l'assunzione di integratori alimentari specifici.
Fonti di selenio nella nostra dieta sono cereali, carne e pesce.
Ortaggi: croce e delizia dell’ipotiroidismo
Nonostante frutta e verdura siano i benvenuti in qualsiasi regime alimentare, per chi soffre di ipotiroidismo bisogna fare attenzione a ortaggi cruciferi come cavoli, broccoli o cavolfiori che potrebbero interagire con l'assorbimento dello iodio.
Tuttavia, è bene specificare che le verdure di questo tipo hanno dimostrato un effetto simile solo se assunte in grandi quantità. Tranquilli, quindi: una o due porzioni giornaliere non provocano alcun danno.
Il ruolo del glutine
Non è un problema solo per i celiaci. Sembra infatti che il glutine possa irritare l'intestino, riducendo l'assorbimento della levotiroxina somministrata come terapia sostitutiva.
Meno grassi e zuccheri
Questo vale sempre, ma in particolare quando si soffre di ipotiroidismo. Il metabolismo infatti rallenta ed è più facile mettere su peso. Inoltre, anche i grassi riducono l'assorbimento della levotiroxina.
Per quanto riguarda l'olio, e in particolare l'olio di cocco, secondo alcuni sarebbe un rimedio efficace contro questa patologia. Purtroppo, non è con il cibo che si può guarire dall'ipotiroidismo, ma a oggi non esistono studi che contraddicano o sostengano l'uso di questa sostanza.
Questione di fibre
Le fibre, contenute in verdura, frutta (anche a semi) e cereali, sono fondamentali per la buona salute dell'intestino. La dose consigliata giornaliera è di 20-35 g. In caso di ipotiroidismo, un consumo eccessivo di queste sostanze può però interferire con la terapia sostitutiva.
Rivolgetevi al vostro medico o al vostro nutrizionista per un consulto più specifico.