C'è chi lo prende di rito, per forza in compagnia: un bicchiere e due stuzzichini, vera goduria della prima serata. Ma non c'è da stare troppo allegri: ridendo e scherzando, con l'happy hour, si assumono più calorie che con un pranzo completo. Quindi un vero attentato alla nostra linea.
"Gli aperitivi - spiega Fatati, presidente della Fondazione ADI, coordinatore del progetto "Obesity Day" - soprattutto quelli mascherati da succo di frutta debolmente alcolico, chiudono la giornata con quella accattivante allegria del 'fine del lavoro'. E sono ormai di tendenza. Ma è difficile dire quante calorie si introducono quasi per gioco". Il problema è proprio la disattenzione: ciotoline e vassoi ci fanno allungare la mano quasi senza accorgercene e non ci aiutano a dimagrire.
Non cedere alla tentazione, resistere alla gola, e forza di volontà per dimagrire. Sono le regole d’oro e anche gli scogli più difficili di qualsiasi dieta: ritrovare e mantenere la forma fisica non è certo un qualche cosa di immediato e spontaneo, richiede sacrificio e dedizione ma, al tempo stesso, un pizzico di buonsenso.
Però è anche vero che la DIETA non deve mai divenire la causa di un impedimento per le occasioni sociali.
Quindi niente rimorsi o rischi per la linea. Con le regole che seguono potrete concedervi il vostro happy hour senza alcuno spiacevole “contrappasso”. Scopriamo allora insieme come procedere.
Solitamente l’happy hour o l’ora dell’aperitivo, coincidono con l’ora della merenda, quindi fai in modo allora di non arrivare eccessivamente affamata all’aperitivo, rischieresti di gettarti a capofitto sul buffet compiendo una scorpacciata un po’ troppo calorica. Verso le 17 fai allora la tua salutare merenda. Le verdure crude sono l’ideale: ricche di fibra e acqua, riempiono lo stomaco con un apporto calorico veramente minimo. Anche della frutta o uno yogurt magro saranno però perfetti.
Che cosa bere se si è a dieta?
Le calorie delle bevande alcoliche aumentano con l’aumentare della gradazione, e nell’aperitivo si sommano a quelle degli stuzzichini altrettanto calorici. Se non si vuole rinunciare a un drink alcolico è possibile dirottare la scelta. Quindi, se non puoi rinunciare a un tocco d’alcol meglio stare per un bicchiere di vino o per drink poco alcolici, come ad esempio Campari e Aperol.
Vino bianco o rosso, scegliamo vini con una gradazione alcolica non superire ai 12°, oppure ordiniamo una birra chiara che con i suoi 4-5 ° apporta un massimo di 34 Kcal per 100 ml contro le 70 kcal del vino, se abbiamo sete non facciamoci mancare un bel bicchiere d’acqua.
I cocktail sono decisamente troppo zuccherini e fuori dalla nostra portata di dieta. Per le più line al dovere invece niente alcol ma tanta salute con spremute, centrifughe o estratti: meno briosi certo ma assai più amici della dieta.
L’aperitivo sostituisce la nostra cena?
Bisogna innanzitutto premettere che c’è aperitivo e aperitivo. La classica “apericena”, che va molto di moda negli ultimi anni, è a base di paste fredde, stuzzichini, secondi e chi più ne ha più ne metta. In questo caso far seguire all’aperitivo una cena è decisamente sconsigliato. Se invece parliamo di un drink con qualche piccolo stuzzichino, qualora riusciamo a contenerci, possiamo anche proseguire poi con la nostra cena.
Verdure sì
Di fronte alla tavola imbandita è facile farci prendere la mano. Meglio dunque partire subito con idee ben chiare. Innanzi tutto procediamo un piattino alla volta e partiamo dalle verdure di cui, sia cotte che crude, possiamo fare manbassa.
Stuzzichini no:
No a patatine, nachos, arachidi, olive e tartine farcite. La loro unica ragion d’essere è aprire lo stomaco e creare dipendenza.
Dolci?
Spesso nei buffet, durante l’ora dell’aperitivo, vengono proposti anche una serie di dolciumi. Dirvi di rifiutare sarebbe una cattiveria ma vi consigliamo comunque di cedere solo a un piccolo assaggio e preferire poi i ricchi spiedini di frutta che certo non mancheranno: freschi e sfiziosi saranno la perfetta conclusione del vostro aperitivo.
Un altro importante consiglio è quello di masticare bene e a lungo, perché permette di avvertire prima il senso di sazietà, evitando di mangiare in modo eccessivo.