La Sindrome del colon irritabile, chiamata impropriamente colite, è definita come un insieme di disordini funzionali dell’intestino caratterizzati da dolore e/o fastidio addominale diffuso. Una patologia molto frequente nella popolazione, che colpisce prevalentemente le donne. La sindrome del colon irritabile, o più comunemente “colite”, è un disturbo cronico si manifesta con spasmi e dolori addominali, nausea, costipazione, stitichezza o diarrea. Fino a qualche tempo fa si pensava che la sindrome del colon irritabile fosse causata dallo stress. Oggi questo rapporto causa effetto è escluso, ma è noto che lo stress può peggiorare l’intensità dei sintomi o anche riacutizzarli.
Il disturbo del colon irritabile insorge in associazione a cambiamenti del canale intestinale (alvo), a modificazioni della forma delle feci e a gonfiore addominale.
La domanda più frequente dei pazienti con sindrome del colon irritabile è: quali sono i cibi da evitare per chi soffre di colon irritabile?
Purtroppo non è sempre facile dare una risposta anche se la maggior parte dei pazienti riconosce il ruolo specifico di alcuni alimenti nello scatenamento dei sintomi, il ruolo della dieta nella sindrome del colon irritabile non è ancora ben definito;
La manifestazione dei sintomi della colite è polimorfa, varia da soggetto a soggetto (stipsi, diarrea, alvo alterno, meteorismo, crampi e dolore intestinale) e spesso, nello stesso paziente, il disagio intestinale si manifesta con aspetti clinici diversi e che si modificano nel tempo.
Nonostante sia innegabile che la dieta influisca in modo incisivo sulla sindrome del colon irritabile, gli alimenti che possono esacerbare i sintomi mutano da paziente a paziente.
Quali sono gli alimenti più a rischio per chi soffre di colon irritabile?
Chi soffre di colon irritabile dovrebbe fare attenzione a questi alimenti:
latte, latticini, gelato;
dolcificanti;
marmellata;
frutta (pesche, pere, prugne, uva);
verdura (cavoli, carciofi, cipolle, rucola, cetrioli);
legumi e patate;
spezie, dadi, alimenti concentrati;
caffè, tè;
Coca Cola, bevande gassate;
cibo in scatola;
carne conservata.
Fate attenzione a come mangiate se soffrite di colon irritabile
Mentre nessuna associazione è stata riscontrata con il numero e la regolarità dei pasti, l’abitudine di consumare i pasti velocemente è invece frequentemente associata al colon irritabile.
Ma ricorda che consumare regolarmente i pasti è importante per la tua salute!
Rimedi per il colon irritabile
Ci sono alcuni accorgimenti, alcuni davvero semplici da osservare, che possiamo prendere per far fronte a questa patologia.
Ecco un elenco dei possibili rimedi per il colon irritabile:
Tenere un diario alimentare;
mangiare lentamente;
consumare pasti leggeri e frequenti;
per evidenziare gli alimenti in grado di causare reazioni, possono essere utili diete di esclusione/reinserimento dei cibi sospettati;
aumentare/ridurre l’apporto di fibre in base al profilo sintomatologico;
ridurre l’apporto di lattosio, mono- di-oligo-saccaridi e polioli fermentabili
ridurre l’apporto di cibi grassi;
ridurre l’apporto di alimenti che aumentano la produzione di gas intestinali.
Dal punto di vista nutrizionale, non sono emerse differenze significative nell'assorbimento di nutrienti nel paziente con colon irritabile rispetto alla popolazione generale.
Educazione alimentare
I cibi da evitare e quelli da preferire sono diversi nel paziente con stipsi o meteorismo rispetto al paziente con diarrea: in base alle manifestazioni intestinali prevalenti del singolo paziente, il medico nutrizionista è in grado di impostare un regime alimentare mirato al controllo della sintomatologia.
Potrà inoltre aiutare il paziente a regolare l’assunzione di liquidi e le modalità di assunzione dei pasti, a modulare l’assunzione di fibre in base alle manifestazioni e a regolarsi in autonomia nei momenti di più intensa manifestazione dei sintomi.
Somministrazione di integratori
oriTra i rimedi a disposizione, il nutrizionista potrà inoltre consigliare l'assunzione di alcuni integratori, anche a base di estratti naturali, che possono essere utili nel controllo della sintomatologia - così come l’assunzione di probiotici.
I Fodmap - alimenti ricchi di zuccheri a catena corta che si trovano in derivati del grano, latte, alcuni frutti e molte verdure - devono essere consumati con moderazione da chi soffre di sindrome del colon irritabile.