La dieta ipolipidica che sta conoscendo una crescente popolarità anche in Italia, è un regime alimentare che prevede una riduzione del consumo di grassi. In particolare la quota dei lipidi risulta inferiore al 25%. Generalmente si tratta di una dieta che viene indicata per il trattamento di condizioni specifiche, quali ad esempio la steatosi epatica o l'eccesso di colesterolo e trigliceridi. Nello specifico le linee guida dell'INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) prevedono che prendendo come riferimento la dieta mediterranea, la percentuale dei lipidi deve essere compresa tra il 25 e il 30% a seconda dei casi in rapporto alle calorie totali assunte con gli alimenti.
Dieta ipolipidica: caratteristiche
Ne esistono tre differenti tipologie. La prima prevede che la quota dei lipidi deve essere inferiore al 30% ma non deve scendere al di sotto del 25%. La dieta ipolipidica moderata prevede invece una quota di grassi compresa tra il 20 e il 25%. Infine nella terza tipologia ovvero la dieta ipolipidica strettala percentuale di lipidi è inferiore al 20%. In quest'ultimo caso la dieta viene compensata dall’aumento dei carboidrati complessi dal 55-60% al 60-65%. Lo scopo della dieta ipolipidica è di ridurre le complicazioni che possono derivare da sovrappeso e obesità. Inoltre a seconda delle patologie, può essere ipocalorica nel caso in cui bisogna perdere peso, ipoglucidica ovvero prevede una netta riduzione di carboidrati complessi e zuccheri semplici, e dieta iposodica ovvero a ridotto contenuto di sale indicata soprattutto nei casi di ipertensione. La riduzione dei lipidi al di sotto del 25% è utile in caso di ipercolesterolemia, ovvero quando si segue un regime dietetico troppo ricco di grassi (in questi casi la quota dei lipidi supera il 35%). Questo tipo di dieta è indicata anche nel caso in cui si abbiano i trigliceridi alti o se vi sia da trattare una patologia diabetica, in particolare quello di tipo II oppure una iperglicemia a digiuno, se si è cardiopatici o ipertesi, in presenza di pancreatite acuta o di calcoli alla cistifellea, in caso di steatsi epatica, in caso di patologie del cuore e ipertensione o di pratica di sport quali il body building.
Dieta ipolipidica: alimenti indicati e alimenti vietati
La dieta ipolipidica, pur non nascendo come dieta dimagrante, se si associa a una dieta ipocalorica e alla pratica di un'attività fisica, ci può far perdere fino a un chilo a settimana.
1) Pesce. In particolare quelli che contengono grassi omega-3, quali merluzzo, nasello, orata, dentice, cernia, salmone, sgombro e pesce azzurro. Se invece si sta seguendo una dieta ipolipidica stretta o moderata vanno evitati, mentre va limitato, se si sta seguendo una dieta ipolipidica mediterranea, il pesce ad alto contenuto di grassi, in quanto ricco di colesterolo. In particolare rientrano nella limitazione triglie, capitone, anguille, carpa e crostacei.
2) Carni bianche e magre ad esempio pollo, coniglio e tacchino. Sì alle parti magre di vitello, maiale e bovino adulto. Da evitare invece i salumi non magri, e carni molto grasse, lavorate e trattate quali ad esempio hamburger, salsicce, wurstel. Da evitare anche le frattaglie e le parti grassi dell'animale, la pasta industriale e elaborata ad esempio lasagne, tortellini, cannelloni, agnolotti e ravioli.
3) Legumi: possono consumarsi tutte le varie tipologie ad esempio lenticchie, fagioli, fave, ceci, soia piselli.
4) Cereali integrali quindi sì al consumo di pasta, riso e pane purché siano integrali.
5) Latticini. Da preferire latte scremato o parzialmente scremato oppure latte vegetale, yogurt magro o yogurt vegetale, tofu, fiocchi di latte, formaggi magri.
6) Frutta e verdura. Non vi sono indicazioni particolari circa eventuali limiti.
Come condimento è da preferire l'olio extravergine di oliva, spezie, erbe aromatiche, e aceto. Da evitare invece i condimenti grassi, i dolci, le bevande alcoliche e quelle zuccherate e gassate.
Dieta ipolipidica stretta: schema alimentare
In questo caso il contenuto dei lipidi è inferiore al 20%. In ogni caso va sempre precisato che le diete vanno seguite sotto la supervisione di un medico o di una specialista.
Colazione: 200 ml di late scremato accompagnato da due fette di pane integrale tostato un cucchiaio di miele e un frutto a scelta.
Spuntino: uno yogurt oppure due frutti di stagione.
Pranzo: 60 grammi di pasta integrale con pomodoro fresco, 120 grammi di pollo ai ferri accompagnato da una insalata mista.
Spuntino nel pomeriggio: uno yogurt magro oppure un frullato con 100 ml di latte vegetale con un frutto a scelta.
Cena: 200 grammi di merluzzo da cucinare al cartoccio, 2 patate lessate o al forno accompagnate da una insalata mista.