Chiariamo questo concetto fin dall’inizio: non esiste la formula perfetta per calcolare il vostro peso specifico ideale, tant’è che quest’ultimo è assolutamente soggettivo, in quanto le persone possono essere definite “in forma” nonostante abbiano peso, forme e dimensioni diverse l’una dall’altra. Quello che è adatto a voi potrebbe non esserlo per qualcun altro, ma adottare abitudini salutari ed accettare il vostro corpo per quello che è sarà sicuramente più utile di qualsiasi numero riportato su una bilancia. Detto questo, è sempre utile sapere quali siano i vostri limiti e il raggio in cui il vostro peso possa variare, rimanendo sempre e comunque in forma, ma ancor più importante in salute. Di sotto ci sono un po’ di informazioni utili che abbiamo raggruppato, ma quando si tratta di capire quale sia il proprio peso-forma, la prima cosa che bisogna prendere in considerazione è sicuramente l’IMC o BMI.
Indice di massa corporea
L’IMC o BMI - acronimo anglosassone del termine “Body Mass Index” – è un calcolo approssimativo della nostra massa corporea, che si usa principalmente per definire in che tipo di rapporto si trova il nostro peso rispetto alla nostra altezza. Il numero che scaturisce da questo calcolo, in relazione al sesso e all’età del soggetto, produce un valore che afferma in modo esatto se il nostro peso è normale. I risultati vanno da una scala di alti e bassi e ricadono poi in diverse categorie strutturate a questo modo:
• <19: sottopeso
• 19 a 24: normopeso
• 25 a 29: sovrappeso
• 30 a 34: obeso classe 1
• 40 o più: estrema obesità
Come potrete evincere, avere un alto indice di massa corporea non è poi così tanto positivo per la nostra salute, in quanto aumenta considerevolmente il rischio di svariate condizioni mediche, incluse malattie al cuore, colesterolo alto, diabete di tipo 2, problemi di respirazione ed ipertensione. Anche voi potete facilmente calcolare il vostro indice di massa corporea, esistono infatti diverse formule matematiche che ci possono aiutare a calcolare il peso ideale, eccone riportate alcune nello specifico:
1. Formula di Berthean: prende in considerazione solo l’età e l’altezza.
- Peso ideale = 0,8 x (altezza in cm – 100) + età/2
2. Formula di Buffon, Roher e Brdeen: è stata confermata da Quételet e Martin.
- Peso ideale Donna = (135 x altezza in dm3)/100
- Peso ideale Uomini = (1,40 x altezza in dm3)/100
3. Formula di Broca: è una tra quelle più semplici da utilizzare, in quanto si può calcolare il peso soltanto in base all’altezza. Molto spesso, la formula di Broca è sconsigliata per i soggetti di statura medio-alta.
- Peso ideale Femmine = altezza in cm – 104
- Peso ideale Maschi = altezza in cm – 100
Peso ideale: i problemi e i limiti dell’IMC
Sin da subito, l’indice di massa corporea è diventato uno degli strumenti diagnostici più utilizzati per valutare il peso di un soggetto. Certo, il fatto che i numeri e i dati fruibili dall’IMC siano sostanzialmente standard, unito al fatto che offra una gamma “sicura” in cui il suddetto peso viene considerato normale o meno è sicuramente d’aiuto, ma non è l’unica unità di misura da dover tenere presente, in quanto non considera diversi fattori determinanti. Ad esempio, l’IMC non prende in considerazione età, sesso, muscolatura ed entità dello scheletro, tutti aspetti molto importanti quando si tratta di dover ricavare il vostro peso ideale. Per quanto possa sembrare universale, ogni corporatura ha caratteristiche piuttosto soggettive: le persone di una certa età, col passare del tempo, tendono a perdere massa muscolare, quindi la maggior parte del loro peso corporeo è dovuto al grasso, mentre persone più giovani e atleti professionali potrebbero avere un peso maggiore a causa della muscolatura più sviluppata. Questo tipo di casi specifici può rendere il risultato dell’indice di massa corporeo molto meno accurato del previsto, il che vanifica il suo principale intento. Lo stesso vale anche per le donne che, al contrario degli uomini, tendono ad accumulare più grasso corporeo, ma nonostante questo, uomini e donne della stessa altezza e dello stesso peso, secondo il metodo usato dall’IMC, otterranno lo stesso risultato numerico, nonostante sia controproducente per la parte femminile. Quindi, a causa della sua scarsa precisione e dei limiti applicativi che comporta, dato che non può essere impiegato per la valutazione dei bambini e degli atleti di élite, oggigiorno il semplice IMC è stato parzialmente rimpiazzato da metodi più accurati e innovativi, ma senz'altro meno pratici.
WHR, anche detto rapporto vita fianchi
Molto meno legate solo ed esclusivamente al peso, fattori come la composizione corporea e in quali zone del proprio corpo viene principalmente immagazzinato il grasso possono avere un grosso impatto sulla nostra salute in generale. La modalità di distribuzione del grasso corporeo è infatti strettamente correlata al rischio di patologie cardio-vascolari. Persone che, ad esempio, tendono ad ingrassare in vita – obesità di tipo androide o a mela, prevalentemente maschile – avranno un rischio più elevato di compromettere la propria salute di coloro che prendono peso sui fianchi – che è un obesità di tipo ginoide o a pera, tipica del genere femminile e meno pericolosa per l’equilibrio e la salute dell’organismo –. E’ per questo motivo che, rispetto all’IMC, è molto più utile calcolare il rapporto tra vita e fianchi. In teoria, la vita dovrebbe avere una circonferenza più piccola di quella dei fianchi. Maggiore è il WHR, più è alto il rischio collegato ad alcune patologie. Secondo le linee guida europee la circonferenza vita non dovrebbe superare i 102cm negli uomini e gli 88cm nelle donne. Il rapporto vita/fianchi dovrebbe essere inferiore a 0,95 per gli uomini e 0,8 nelle donne. Inoltre, il suddetto rapporto, può comodamente essere misurato con un metro da sarta, direttamente a casa vostra. Il girovita va rilevato sotto all’ombelico, nel punto più stretto del bacino, stando in piedi ed in posizione rilassata, la larghezza dei fianchi, invece, va misurata nel punto più largo, all’altezza delle natiche. Detto questo, anche il calcolo del rapporto vita fianchi non è un’alternativa utile per tutti, inclusi bambini, donne incinta e persone di piccola statura rispetto alla media.
Circonferenza Addominale
Anche la circonferenza addominale è un metodo piuttosto utilizzato per valutare il rischio cardiovascolare in un soggetto. La distribuzione di grasso sottocutaneo che si trova a livello addominale è infatti collegata all’aumento del grasso viscerale, ed è proporzionale alla sua circonferenza esterna. L'accumulo di grassi nella parte interna dell'addome, rappresenta un fattore di rischio per svariate patologie, tra cui il diabete e le malattie cardiovascolari. Il metodo più semplice ed efficace per valutare la percentuale di grasso viscerale è quello di misurare la circonferenza a livello dell'addome, sempre tramite il classico metro da sarta, posizionato a livello della vita, che rappresenta appunto la parte più stretta dell’addome. Qualora tale zona non fosse ben evidente, la misura viene presa a livello dell'ombelico. In generale, i valori che superano i 94cm nell'uomo e gli 80cm nella donna sono associati ad un moderato rischio di obesità viscerale, se poi superano rispettivamente i 102cm e gli 88cm significa che il rischio è accentuato
In sostanza, non esiste il metodo perfetto per determinare il vostro peso forma ideale, in quanto quest’ultimo, come abbiamo potuto appurare, dipende da diversi fattori piuttosto soggettivi, ed è per questo che, quando si ha l’obiettivo di migliorare la propria salute ed il proprio aspetto fisico, è meglio rivolgersi ad un dottore che vi conosca personalmente, in modo da prendere in considerazione età, sesso, massa muscolare, entità dello scheletro e stile di vita che conducete, così da potervi aiutare a comprendere quale sia il vostro peso ideale in maniera più completa.