Questa dieta ha conquistato gli Stati Uniti: è nota come Birmingham Heart Hospital Diet e Cardiac Unit of UAB Hospital Die, in quanto viene consigliata ai pazienti obesi che presentano delle patologie cardiache. Ha quale caratteristica principale quella di far perdere peso in poco tempo. Si può ripetere per un mese purchè sia preceduta da 4 giorni di riposo. Questo schema si può ripetere al massimo per 4 settimane. Vi starete quindi chiedendo: seguendo questa dieta a puntino quanti chili si possono perdere? In media fino a 5.
Dieta Birmingham: caratteristiche
Se siete interessate a questa dieta dovere sapere che ha una durata di soli 3 giorni. Un'altra caratteristica fondamentale è di seguire lo schema alla lettera come indicato, senza apportare alcuna variazione anche per quanto riguarda la successione dei pasti. La dieta prevede un apporto calorico di circa 1200 calorie. I risultati di questo regime dietetico deriverebbero proprio dalla combinazione degli alimenti e dagli orari in cui vengono consumati i pasti. In particolare le proteine e i cereali vanno consumati soprattutto a colazione e a pranzo, vitamine e grassi a cena.
Questa formula, secondo i sostenitori della dieta, aiuterebbe a risvegliare il metabolismo. Vi è una restrizione anche per quanto riguarda i condimenti da utilizzare in quanto sono ammessi solo sale, pepe e erbe aromatiche. Come burro si può usare solo quello di arachidi da spalmare sul pane, l'olio invece non è ammesso. Dopo i primi tre giorni il paziente può poi mangiare tutti gli alimenti che desidera o che gradisce. Tuttavia a conclusione di questa dieta si consiglia anche di bere due litri di acqua al giorno lontano dai pasti per aiutare l'organismo a smaltire le tossine.
Dieta Birmimgham: indicazione pratica su come seguirla
Di seguito lo schema da seguire per tre giorni, a cui seguono 4 giorni di normale alimentazione. Non va dimenticato che questo schema può ripetersi per non più di 4 settimane e ovviamente prima di intraprenderla consultatevi col vostro medico
Primo giorno
Colazione: del succo di pompelmo e una fetta di pane tostato e un cucchiaio di burro di arachidi: caffè nero o the.
Pranzo: due scatolette di tonno naturale da 60 grammi; una fetta di pane tostato, caffè nero o the.
Cena: carne a piacere 90 grammi, 250 grammi di verdure a scelta barbabietole o carote, barbabietole o fagiolini, una mela non molto grande e gelato alla vaniglia 125 grammi.
Secondo giorno
Colazione: un uovo sodo accompagnato da una fetta di pane tostato. Come bevanda del caffè nero o del the a scelta.
Pranzo: a scelta formaggio in fiocchi 250 grammi o due scatolette da 60 grammi di tonno al naturale da accompagnare con 5 cracker salati. Caffè nero o the a scelta a fine pasto.
Cena: un paio di wurstel o altro insaccato accompagnato da broccoli o cavoli 250 grammi oppure da carote o di cime di rapa 125 grammi. Per frutta mezza banana e come dolce gelato alla vaniglia 125 grammi.
Terzo giorno
Colazione: un uovo sodo accompagnato da una fetta di pane tostato. Come bevanda del caffè nero o the a scelta.
Pranzo: formaggio tipo gruviera 40 grammi accompagnato da 5 cracker salati; una mela non molto grande, come bevanda del caffè nero o the a scelta.
Cena: tonno da 250 grammi accompagnato da 250 grammi di barbabietole o carote o in alternativa da 250 grammi di fagiolini o cavolfiore. Come frutta potete optare per 250 grammi di melone o in alternativa 2 Kiwi e come dolce 125 grammi di gelato alla vaniglia.
Dieta birmingham: vantaggi e svantaggi
Tra gli aspetti positivi va considerato che si tratta di una dieta facile da seguire e che ci fa dimagrire e quindi ottenere risultati in breve tempo. Inoltre se si seguono tutte le indicazioni, a differenza di altre diete, ci pone al riparo dal sentire la fame in orari inappropriati. Tra gli aspetti negativi vi è da tenere conto che si tratta di una dieta ricca di grassi, di sale, ma povera di carboidrati, soprattutto di cereali integrali. Non si può quindi ritenere improntata al mangiare sano. Inoltre non è associata alla pratica dell'esercizio fisico per massimizzare i risultati ottenuti. Trattandosi di un regime alimentare iperproteico va seguito per non più di 4 mesi perché le diete a base di un apporto proteico molto elevato alla lunga possono creare problemi a fegato e reni. Insomma difficilmente per le sue caratteristiche sembra una dieta adatta a chi voglia perdere peso e quindi dimagrire in maniera duratura.