Tra le varie forme di diabete ce n’è una della quale si parla meno perché più raro. Ma non meno pericoloso. È il diabete insipido: una malattia causata dalla mancata secrezione dell’ormone antidiuretico che è chiamato anche vasopressina o ADH. Questo ormone può essere secreto dall’ipotalamo e dall’ipofisi. Il diabete insipido è caratterizzato da poliuria e polidipsia, non ha nulla a che vedere con il più comune diabete mellito e può apparire ogni età. Qui di seguito vedremo sintomi, cause e cure di questa malattia.
I sintomi del diabete insipido
Il principale sintomo del diabete insipido è la necessità irrefrenabile di bere continuamente. È infatti caratterizzato da questi due aspetti: la poliuria, cioè il fatto che i reni filtrano dai 3 ai 20 litri di urine al giorno invece dei classici uno o due e la polidipsia cioè, una sensazione di sete eccessiva con la necessità di introdurre delle grandi quantità di acqua e liquidi in genere durante la giornata.
Il diabete insipido viene ancora classificato come una malattia metabolica rara, infatti compisce da uno a nove persone su centomila ed è caratterizzata proprio dalle urine abbondanti ed eccessivamente diluite. Proprio per questo ultimo aspetto il diabete prende il nome di “insipido”.
Ad avere maggiore possibilità di contrarre il diabete insipido sono gli adulti ma in alcuni casi può colpire anche le donne in gravidanza. In questo caso si parla di diabete insipido gestazionale.
Cos’è esattamente il diabete insipido e quali sono le cause
Bisogna distinguere tra due tipi di diabete insipido, quello centrale o neurogenico detto ADH-sensibile e il diabete insipido nefrogenico o ADH-insensibile. Non ha nulla a che vedere con diabete mellito che invece è caratterizzato da urine dolci a causa della presenza del glucosio. Proprio da questo infatti prende il nome di mellito. Entrambi i tipi di diabete, mettilo e insipido, hanno in comune la continua necessità di fare pipì e di bere tanto.
Il diabete di tipo insipido è causato dalla mancata secrezione dell’ormone antidiuretico come abbiamo detto, ormone che viene secreto dall’ipotalamo e dall’ipofisi posteriore. Ma può anche trattarsi di una scarsa sensibilità dei reni all’attività e all’influenza di questo ormone. In pratica, accade che l’ormone antidiuretico viene rilasciato quando l’acqua in circolo nell’organismo è poca. L’ormone infatti agisce a livello dei reni e stimola l’assorbimento dei liquidi ma nel caso di diabete insipido l’equilibrio viene alterato, l’ormone non riesce a svolgere esattamente la sua funzione e quindi l’organismo non riassorbe la giusta quantità di liquidi eliminandoli invece con la diuresi.
Le principali forme di diabete insipido
Varie forme di diabete insipido
Il diabete insipido centrale è in genere di tipo transitorio perché può essere causato da traumi cranici per esempio, o da aneurismi, encefaliti e meningiti oppure operazioni chirurgiche a livello della regione ipotalamica e ipofisaria. Nel caso in cui il danno è permanente questo tipo di diabete può diventare anch’esso permanente.
Il diabete insipido nefrogenico invece può essere congenito o acquisito. Nel primo caso la causa è una mutazione del gene. Nel secondo caso invece la causa può essere una malattia renale cronica come il rene policistico o l’insufficienza renale ma anche un pesante deficit di potassio, l’ipercalcemia, l’uso di farmaci come il carbonato di litio o la demeclociclina.
Come si cura il diabete insipido
Con il diabete insipido si può convivere e anche in maniera abbastanza serena purché sia diagnosticato in tempo, prima cioè della perdita di ingenti quantità di liquidi perché in quel caso la conseguenza sarebbe una grave disidratazione. Per rimpiazzare subito i liquidi persi ed evitare di perderne in eccesso bisogna seguire infatti una precisa terapia. Nel caso del diabete insipido centrale si agisce immettendo vasopressina, una sostanza sintetica che sostituisce l’ormone antidiuretico. Nel caso del diabete insipido nefrogenico invece non serve somministrare l’ormone sintetico ma solo trattare la causa che è alla base del disturbo.