Guido, il regista di Papa Francesco, più bravo di Sorrentino
Città del Vaticano - Anche Ragusanews ha osservato che le scenografie che Papa Francesco ha calcato nelle ultime tre settimane sono davvero cinematografiche, come neanche il più ispirato Paolo Sorrentino sarebbe riuscito a rendere in una pellicola.
C'è un regista che fa anche lo scenografo, dietro il messaggio e il tono apocalittico di Francesco ai tempi del Coronavirus. E' un uomo smilzo, veloce nel pensiero, capace di passare dallo stile di Benedetto XVI a quello di Jorge Mario Bergoglio. Si chiama Guido Marini, ha 55 anni, è di Genova, ed è il cerimoniere di Sua Santità. Lo è stato del Papa emerito e lo è di quello in carica.
E' Guido ad aver allestito la scenografia di Francesco solo in piazza San Pietro come in un film, quando ha concesso l'indulgenza plenaria. E ancora lui l'artefice del Venerdì Santo. Sia chiaro: a volere il minimalismo essenziale è stato il Pontefice, ma a tradurre le volontà di Bergoglio in architettura teatrale è Marini. C'è uno stile e un gusto raffinatissimo in questa semplicità, che ha capito il segreto del togliere in un mondo in cui tutti aggiungono. Marini, come Francesco, ha capito che il meno contiene il più.
